Michael Curtiz (1888 - 1962)

Pseudonimo di Mihàly Kertèsz.

Dopo alcuni trascorsi come attore di teatro, Curtiz si dedica alla regia prendendo parte alla nascita della cinematografia ungherese. Lavora in Austria, in Germania e nei Paesi Scandinavi, e prima di essere chiamato in America è già un regista affermato, capace di adattare per lo schermo pagine di romanzi o storie di grande spettacolarità (Sodoma e Gomorra, Schiava regina, Sansone e Dalila). Nel 1926, la Warner si interessa a lui per contrapporlo a Cecil B. De Mille - altro grande narratore di vicende epiche - della Paramount, e la scelta si rivela molto azzeccata. Curtiz firma alcuni indimenticabili capolavori del cinema (Capitan Blood, La leggenda di Robin Hood, La carica dei Seicento, Lo sparviero del mare, Casablanca) spesso incentrati sulla figura dell'eroe suo malgrado, spesso sostenuti dal ritmo incalzante dell'avventura e da lampi di suggestioni espressionistiche (il gioco irreale delle ombre, l'ambiguo fascino dei personaggi negativi). Di Curtiz sono rimaste proverbiali le maniere forti che mostrava sul set: grande direttore di attori (Errol Flynn, Humphrey Bogart, Basil Rathbone, Claude Rains, Bette Davis, Joan Crawford) si dice trattasse con la stessa indifferenza divi, comparse e cavalli.

L'ombra che cammina (1936)
Doctor X (1932)
Alraune (1918)

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