ALRAUNE
Produzione: 1918/1919 - Ungheria, Rex, b/n, 80 min.
Regia: Mihaly Kertész (Michael Curtiz) e Fritz Odon
Sceneggiatura: Richárd Falk
Interpreti: Margit Lux, Gyula Gál, Jenö Törzs, Géza Erdélyi, Kálmán Körmendy, Rózsi Szöllösi

Rispetto alla versione tedesca di Illes, prodotta nello stesso anno, il film di Curtiz si rifà, più che al romanzo di H.H. Ewers, alla popolare leggenda che attribuisce poteri magici alla radice della mandragora, pianta che nasce ai piedi dei patiboli e che può dar vita a creature votate al male. Protagonista del film è, appunto, una affascinante donna il cui destino è quello di seminare discordia e morte.
Il personaggio appartiene alla folta famiglia di esseri artificiali e diabolici della tradizione gotica germanica dalla quale horror e fantascienza trarranno a piene mani almeno fino a tutti gli anni '30, prima che i due generi acquistino una più precisa connotazione cinematografica.

Altre trasposizioni:
Alraune (1918)
Alraune (1927-1928)
Alraune (1930)
Alraune (1952)
Le fonti consultate non consentono, invece, di confermare l'esistenza di un film tedesco del 1919 intitolato Alraune und der Golem del quale, pure, esiste un manifesto: si tratta, presumibilmente, di una pubblicità della Riesenbioskopfilm che fa leva sui nomi di due figure chiave dell'immaginario fantastico dei primi decenni del secolo.

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