Joan Crawford (1908 - 1977)
Pseudonimo di Lucille LeSueur.
Dopo un'infanzia difficile, tenta la fortuna
esibendosi come cantante, ballerina, pin up, fino a quando un talent-scout la
nota in uno spettacolo a Broadway ("Innocent Eyes") e la segnala ai produttori
della MGM. La Crawford entra nel cinema dalla "porta di servizio", adattandosi
a fare la controfigura di Norma Shearer o partecipando, poco più che
comparsa, a film musicali, fino ad affermarsi negli anni '30 in film come "Our
Dancing Daughters", "Ragazze americane" e "Grand Hotel". Nel 1939 George Cukor
le affida una parte di rilievo in "Donne" e da quel momento la carriera della
giovane attrice è tutta in ascesa. L'Oscar per "Il romanzo di Mildred"
(1945) arriva a confermarne la maturità di interprete, la tenacia di
donna e il favore del pubblico. Libera di scegliere i ruoli da interpretare,
raffina lo stile di recitazione dando vita ad una serie di personaggi volitivi,
passionali, possessivi. Negli anni '50, passa brillantemente dal thriller ("So
che mi ucciderai") al musical ("La maschera e il cuore") al western (è
l'indimenticabile Vienna di "Johnny Guitar"), resistendo alla concorrenza delle
giovani star e della televisione, e, non più giovanissima, ottiene un
folgorante ritorno tenendo testa a Bette Davis in "Che fine ha fatto Baby Jane?".
Le ultime prove non sono degne di nota: dopo il 1970 abbandona lo schermo per
dedicarsi agli affari con il suo quarto marito, Alfred Steele, dirigente della
Pepsi Cola.
Nei momenti migliori, anche a fianco di grandi divi (Henry
Fonda, Clark Gable, Spencer Tracy), i film di Joan Crawford sono "film di
donne": melodrammi di classe incentrati sulla psicologia femminile nei quali
il pubblico può emotivamente identificarsi. Più di altre dive
del periodo classico del cinema hollywoodiano, Joan Crawford ha incarnato il
sogno delle giovani americane: la ragazza qualunque che partendo dal nulla raggiunge
fama e ricchezza, trasformandosi in signora elegante e raffinata.
Trog
(1970)
Night
Gallery (1969)
Gli
assassini del karatè (1967)