NIGHT GALLERY
  
Produzione: 1969 - USA, Universal TV, col., 95 min.
Regia: Boris Sagal, Steven Spielberg, Barry Shear
Sceneggiatura: Rod Serling
Trucco: Bud Westmore
Musica: William Goldenberg
Interpreti: Joan Crawford, Roddy McDowall, Ossie Davis, Richard Kiley, Barry Sullivan, Tom Bosley, Sam Jaffe, George Macready, Norma Crane, Barry Atwater, George Murdock, Tom Basham, Byron Morrow, Garry Goodrow, Shannon Farnon, Richard Hale, Rod Serling

Composto di tre episodi, Night Gallery è il pilot dell'omonima serie TV degli anni '70 che nei progetti di Rod Serling doveva rinverdire il successo della fortunata "Ai Confini della realtà". Le regie sono affidate a Boris Sagal (1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra), all'ancora poco conosciuto ma promettente Steven Spielberg e a Barry Shear, attivo più in televisione ("The Man from U.N.C.L.E.", "Ironside") che sul grande schermo (Quattordici o guerra). L'ottimo cast e la ben dosata miscela di horror, fantamedicina e beffardo umorismo ne fanno un piccolo gioiello del cinema fantastico.

"Cemetery", diretto da Boris Sagal, racconta del cinico Jeremy Evans (Roddy McDowall) che uccide lo zio per appropriarsi dell'eredità: Osmond Portifoy (Ossie Davis), il fedele maggiordomo negro del defunto, e il vendicativo fantasma di quest'ultimo non gli daranno, però, il tempo per godere tanta ricchezza.
In "Eyes" di Steven Spielberg, la miliardaria cieca Claudia Menlo (Joan Crawford) apprende che un trapianto di cornea le restituirebbe la vista, sia pure soltanto per poche ore, e convince un uomo che ha disperato bisogno di denaro a donarle gli occhi. L'operazione riesce, ma quando la donna comincia a guardarsi intorno si accorge di essere prigioniera nella propria casa immersa nel buio: un improvviso blackout ha infatti paralizzato l'intera città e allo spuntare del nuovo sole l'effetto del trapianto sarà ormai cessato.
"The Escape Route" di Barry Shear racconta, in toni più surreali, del criminale nazista Herme Arndt (Richard Kiley) che, scovato in Sud America, tenta di sfuggire ai suoi inseguitori e rimane prigioniero per l'eternità in un quadro esposto in una pinacoteca.

Il ruolo assegnato a Joan Crawford era stato originariamente pensato per Bette Davis.

Conosciuto anche con il titolo: Rod Serling's Wax Museum.

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