WILD
IN THE STREETS
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Titolo italiano: QUATTORDICI O GUERRA |
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Produzione: 1968 - USA, AIP, col., 94 min. | |||
Regia: Barry Shear |
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Sceneggiatura: Robert Thom | |||
Musica: Les Baxter, Barry Mann, Cynthia Weil | |||
Interpreti: Shelley Winters, Christopher Jones, Diane Varsi, Hal Holbrook, Millie Perkins, Richard Pryor, Bert Freed, Kevin Coughlin, Larry Bishop, Ed Begley, Michael Margotta, May Ishihara, Army Archerd, Kenneth Banghart, Melvin Belli, Dick Clark, Kellie Flanagan, Paul Frees |
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Il senatore californiano Johnny Fergus ottiene l'appoggio di Max Frost, rockstar idolatrata dai giovanissimi, promettendo una riforma elettorale per estendere il diritto di voto ai quattordicenni. Raggiunto lo scopo, il senatore è sorpassato dallo stesso Frost nella scalata al potere. Forte del consenso dei fans, il divo della musica percorre una fulminea carriera politica che culmina con la sua elezione alla presidenza Stati Uniti. Deciso a consolidare il potere, Frost si sbarazza dei possibili avversari deportando gli ultratrentenni in una sorta di campo di concentramento: storditi dalle droghe pesanti e tagliati fuori dalla vita pubblica, gli oppositori sono apparentemente sconfitti per sempre. Quando, tuttavia, il presidente stesso diventa "vecchio", sorge inevitabilmente contro di lui una nuova contestazione: quella delle nuove generazioni. | |||
Ispirato
al soggetto "The Day it All Happened, Baby" di Robert Thom, il
film è una testimonianza del fermento ideologico sessantottino e
delle sue impossibili utopie. Il racconto prende di mira le convenzioni borghesi, la famiglia (rappresentata da un'indomita Shelley Winters), il mondo politico - baluardo della reazione anche quando rivendica ansia riformistica -, ma con un coraggioso sarcasmo e senso di autocritica investe anche le effimere posizioni dei contestatori. |
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Da un punto di vita cinematografico, il film è condotto con buona inventiva e presenta interessanti soluzioni visive nell'uso delle scenografie, delle angolazioni e delle inquadrature. | |||
Due
anni più tardi, e su medesime posizioni di cultura alternativa, la
AIP produce Gas-s-s-s. © |
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