Attore con esperienza di teatro shakespeariano, ha trovato una personale collocazione cinematografica nel genere horror e fantastico. Il suo successo ha coinciso con quello della fortunata riproposta del genere da parte della casa produttrice Hammer che all'inizio degli anni '60 risvegliò sugli schermi inglesi i mostri e gli scienziati diabolici di Dracula o di Frankenstein, quando il filone americano della Universal si era esaurito da tempo. I ruoli che Cushing ha interpretato sono in gran parte maschere ripetitive e rappresentano oggettivamente una gabbia per chi voglia ampliare le proprie capacità espressive, ma l'attore non li ha mai rifiutati, né se ne è mai dichiarato scontento. Il lampo che improvvisamente anima i suoi occhi cerulei, il freddo sorriso delle sue labbra sottili, infondono spesso ai suoi personaggi una dimensione tragica, quasi teatrale.