THE SATANIC RITES OF DRACULA
  
Titolo italiano: I SATANICI RITI DI DRACULA
Produzione: 1974 - G.B., Hammer, col., 87 min.
Regia: Alan Gibson
Sceneggiatura: Don Houghton
Effetti speciali: Les Bowie
Musica: John Cacavas
Interpreti: Christopher Lee, Peter Cushing, Michael Coles, William Franklyn, Freddie Jones, Joanna Lumley, Richard Vernon, Barbara Yu Ling, Patrick Barr, Richard Mathews, Lockwood West, Valerie Van Ost, Maurice O'Connell, Peter Adair, Maggie Fitzgerald, Pauline Peart, Fionnula O'Shannon, Mia Martin

L'Intelligence inglese indaga su quattro eminenti personaggi del mondo politico e finanziario londinese implicati nelle attività di una misteriosa setta satanica che opera segretamente a Pelham House presso l'istituto "Psychical Examination and Research Group PERGE". Il professor Lorrimer Van Helsing, collaborando all'inchiesta, si mette in contatto con il suo amico professor Keeley coinvolto nei riti satanici e scopre che questi, lavorando per il dottor Denham direttore di Pelham House, ha creato in laboratorio un terribile virus portatore di peste bubbonica. Il colloquio tra i due è drammaticamente interrotto da un attentato: quando Van Helsing riprende i sensi, Keeley è morto e le provette contenenti il virus sono scomparse...
Un sopralluogo nella residenza di Denham convince Van Helsing che Dracula, il suo mortale nemico, è tornato sulla scena per condurre l'ultima battaglia: sotto le insospettabili spoglie del ricco filantropo, il Vampiro si accinge a liberare il virus scoperto da Keeley per distruggere una volta per sempre l'umanità. Armato di crocefisso e di pistola caricata con pallottole d'argento, l'"ammazzavampiri" si prepara al drammatico confronto con Dracula, fermamente deciso a sventare la minaccia che incombe sul futuro del mondo e a liberare la nipote Jessica che il "non-morto" ha fatto sua prigioniera.

I satanici riti di Dracula è uno dei più arrischiati esempi di contaminazione tra genere horror, fantaspionaggio, fantascienza sociologica e, insieme, una chiara testimonianza dell'inaridimento di un filone che aveva contribuito a dare fortuna alla Hammer e a due star del calibro di Christopher Lee e Peter Cushing.
Dracula, il "principe delle tenebre", viene qui equiparato ad uno di quei tanti folli super criminali che hanno inflazionato gli schermi degli anni '60. Capo di un impero finanziario, capace di influenzare il mondo politico e di manipolare a proprio vantaggio il progresso scientifico, il Vampiro - ineguagliabile figura di mostro parassita - dovrebbe, in questa occasione, suggerire la pungente metafora del tentacolato potere capitalistico che decide segretamente i destini delle nazioni. Ma il contesto narrativo nel quale è catapultato (...tra prevedibili pratiche stregonesche, cripte cimiteriali e rovi di spini...) è talmente fragile e fumettistico da far rimpiangere le più convenzionali ma lineari avventure di Fu Manchu. Il diabolico protagonista di questo film non desta paura, ma perplessità e il suo progetto di scatenare l'apocalisse attraverso una guerra batteriologica si rivela, a conti fatti, una poco comprensibile strategia di autoannientamento.

Il film era stato progettato come sequel del precedente 1972: Dracula Colpisce Ancora!, con il titolo Dracula Is Alive and Well and Living in London. Christopher Lee ne fu insoddisfatto al punto da dichiarare che ormai il personaggio di Dracula aveva fatto il suo tempo e che non lo avrebbe mai più interpretato.

Titoli con i quali è stato distribuito:
Count Dracula and His Vampire Bride, Rites of Dracula, Los ritos satánicos de Drácula, Dracula vit toujours à Londres, Dracula braucht frisches Blut.

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