CAPTIVE WILD WOMAN
  
Produzione: 1943 - USA, Universal, b/n, 61 min.
Regia: Edward Dmytryk
Sceneggiatura: Griffin Jay, Henry Sucher
Trucco: Jack P. Pierce
Musica: Hans Salter, Frank Skinner
Interpreti: John Carradine, Milburn Stone, Evelyn Ankers, Lloyd Corrigan, Acquanetta, Martha MacVicar (Martha Vickers), Fay Helm, Vince Barnett, Paul Fix, Ray Corrigan, Harry Holman, William Gould, Gus Glassmire, Ray Walker, Fern Emmett, Tom London, Turhan Bey, Grant Withers
Il dottor Sigmund Walters, assertore di una sua teoria sull'origine e la cura delle disfunzioni ormonali, sottrae da una gabbia del circo di Fred Mason il gorilla Cheela per farne cavia dei suoi esperimenti, ma effettuando una trasfusione di sangue da una donna malata innesca nell'animale una straordinaria e meravigliosa mutazione fisica trasformandolo in un'affascinante ragazza. In Paula Dupree, così la creatura è stata ribattezzata dal dottore, l'antica familiarità del gorilla nei confronti di Mason si tramuta facilmente in amore. Quando, tuttavia, la "donna" scopre che il domatore è legato ad un'altra giovane, la gelosia risveglia l'istinto animalesco, con tragiche conseguenze.
Dopo Dracula, Frankenstein e l'uomo-lupo Larry Talbot, la donna-gorilla Paula Dupree (Acquanetta) è l'ultimo mostro "storico" creato dalla Universal in quella fortunata stagione del fantastico cinematografico, tra gli anni '30 e gli anni '40. Il pubblico, forse un po' annoiato dalle storie ripetitive realizzate sempre più in fretta ed altamente improbabili, non gli decretò molto successo e il personaggio tornò sulla schermo, stancamente, soltanto altre due volte (in Jungle Woman e in Jungle Captive). L'elemento di maggior novità stava nella scelta di creare un mostro-donna partendo, una volta tanto, da una criminale umanizzazione dell'animale, tema di fondo mutuato da Wells nel suo "L'isola del dottor Moreau".

Dei tre film sul personaggio di Paula Dupree, questo diretto da Dmytryk è generalmente considerato il migliore, anche se in fase di montaggio sono state utilizzate numerose sequenze tratte da The Big Cage del 1933.

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