Herbert George Wells (1866 - 1946)

La sua visione pessimistica del destino dell'uomo - appena mitigata dalla prospettiva che intellettuali e scienziati possano un giorno guidare il progresso e creare un solo stato multinazionale - si concretizza nelle ipotetiche ambientazioni di mondi futuri in cui le innovazioni tecnologiche mostrano limiti e contraddizioni stridenti ed in cui le tensioni sociali esplodono con drammaticità. Le sue storie traggono spunto e fondamento da ipotesi scientifiche e, come Wells stesso teneva a precisare, in ciò si distinguerebbero da quelle di altri autori, primo fra tutti dalle opere del suo "rivale storico" Jules Verne. Noto soprattutto come scrittore di fantascienza, Wells sperimentò anche la saggistica (notevoli l'Esperimento autobiografico del 1934 e La mente all'estremo delle sue risorse del 1945), e, con minore fortuna, il romanzo di ambientazione borghese.

Insegnante di provincia, scrittore a tempo pieno a partire dal 1893, Wells partecipò attivamente ai dibattiti della sua epoca, dichiarandosi seguace delle teorie darwiniane, sostenitore della Società Fabiana e candidandosi nel partito laburista alle elezioni del 1922.

 

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