Max von Sydow (1929)
Pseudonimo di Carl Adolf Von Sydow.
In teatro e al cinema, Max von Sydow è l'attore che meglio di altri ha saputo far proprie le sofferte tematiche esistenziali di Ingmar Bergman. Il Settimo sigillo, Il volto, La fontana della vergine, Come in uno specchio, sono soltanto alcune tra le opere memorabili che hanno visto nascere dalla felice collaborazione dell'attore con il grande regista svedese una indimenticabile galleria di personaggi tormentati dal rimorso, agitati dallo spirito di vendetta, ciarlatani o disperati, tutti fondamentalmente veri, umani. Ma Sydow non è stato soltanto attore bergmaniano e basta scorrere i titoli della sua lunga carriera per averne una conferma: La più grande storia mai raccontata (1965), Haway (1966), L'esorcista (1973), I tre giorni del Condor (1975), Il deserto dei tartari (1976), Flash Gordon (1980), Conan il barbaro (1982), Hannah e le sue sorelle (1986), solo per citare alcuni noti film di successo, dimostrano la straordinaria versatilità di un artista che non è mai rimasto legato ad un personaggio e che ha avuto sempre il coraggio di confrontarsi (a volte con qualche inevitabile scivolone) con generi e cinematografie di Paesi diversi.
Minority Report (2003)
Dredd, la legge sono io (1995)
Fino
alla fine del mondo
(1991)
Dune
(1984)
The Ice Pirates (1984)
Dreamscape
- Fuga nell'incubo (1983)
Flash Gordon (1980)
La
morte in diretta (1980)
Cuore di cane (1976)
Gli avventurieri del pianeta Terra (1975)
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