CUORE
DI CANE
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Produzione: 1975 - Italia/Germania, Filmalpha/Corona Filmproduktion, col., 113 min. | |||
Regia: Alberto Lattuada | |||
Sceneggiatura: Alberto Lattuada, Viveca Melander dal racconto di Mikhail A. Bulgakov | |||
Musica: Piero Piccioni | |||
Interpreti: Max von Sydow, Eleonora Giorgi, Mario Adorf, Cochi Ponzoni, Gina Rovere, Vadim Glowna, Rena Niehaus, Enzo Robutti, Violetta Chiarini, Amerigo Tot, Vlado Stegar, Elena Mercuri, Giuliano Petrelli, Jean-Claude Vernč, Piero Tordi, Howard Nelson Rubien, Samuel Lachize, Maria Pia Attanasio, Adolfo Lastretti | |||
Nella Russia comunista, l'insigne il professor Preobrazenskij (Von Sydow) mette al servizio della causa rivoluzionaria la sua scienza, dedicandosi ad una clamorosa sperimentazione genetica. Dopo lunghi e accurati studi, ormai pronto per realizzare il grande esperimento, lo scienziato trapianta ipofisi e testicoli di un burocrate morto da poche ore nel corpo di un vecchio cane randagio dando vita ad un bizzarro umanoide (Ponzoni). La creatura, faticosamente educata e preparata all'ingresso in società, manifesta ben presto un imbarazzante sdoppiamento tra l'indole animale e la residua personalità dello zelante politico. Registrato all'anagrafe con il nome di Poligraf Poligrafovic Bobikov, diventa vice-direttore della Sottosezione Accalappiamento Animali Randagi di Mosca, circuisce la giovane domestica Zina (Eleonora Giorgi), si installa in casa del professore rivendicando il diritto alla comunanza dei beni e non esita a denunciarlo per presunte attivitą controrivoluzionarie. Stanco ormai dell'insopportabile ospite che non fa che seminare scompiglio, Preobrazenskij decide infine di operarlo nuovamente per restituirlo alla primitiva condizione di cane. |
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Lattuada amplifica gli spunti satirici del racconto di Bulgakov agganciando, su un contesto fantasociologico, la riflessione sull'indottrinamento ideologico delle coscienze in un regime dittatoriale a quella sulla manipolazione dell'uomo da parte di una scienza asservita al potere. L'opera che ne risulta è condotta sul filo della commedia grottesca, a tratti amara e inquietante, stilisticamente molto curata e interpretata con convinzione da un buon cast. Accanto ad un veterano di fama internazionale come Max Von Sydow fa buona impressione Cochi Ponzoni, attore venuto dal cabaret e dalla televisione, in seguito mai pienamente apprezzato e adeguatamente impiegato nel cinema italiano. |
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In
Germania, il film è intitolato Warum bellt
Herr Bobikow?. In America è conosciuto come Dog's
Heart. Il racconto di Bulgakov ha ispirato nel 1988 anche il russo Sobachye Serdtse. |
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