PANDEMIC |
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Titolo italiano: PATIENT ZERO - IL VIRUS DELLA MAREA | |||
Produzione: 2007 - USA, Hallmark Entertainment/Larry Levinson Productions/Robert Halmi, col., 169 min. | |||
Regia: Armand Mastroianni | |||
Sceneggiatura: Bryce Zabel, Jackie Zabel | |||
Musica: Kevin Kiner | |||
Interpreti: Tiffani Thiessen, French Stewart, Faye Dunaway, Eric Roberts, Vincent Spano, Bob Gunton, Michael Massee, Shashawnee Hall, Stephen Ramsey, Jo Champa, Robert Curtis Brown, Dana Barron, Renee Taylor, Ron Perkins, Kyle Searles, Alex Skuby, Clyde Kusatsu | |||
All'aeroporto di Los Angeles, la dottoressa Martin (Tiffani Thiessen) e il dottor Ratner (French Stewart) del Centro per la prevenzione delle malattie chiedono di mettere in quarantena passeggeri ed equipaggio di un volo proveniente da Sydney dopo che a bordo si è verificato il decesso di un ragazzo, colpito da febbre improvvisa e violente convulsioni. La misura precauzionale irrita il sindaco (Eric Roberts) - impegnato in una campagna elettorale che lo contrappone alla governatrice (Faye Dunaway) - che teme di suscitare allarmi infondati nell'opinione pubblica, ma il pericolo del contagio è concreto e si manifesta in tutta la sua gravità quando uno dei passeggeri, elusa la sorveglianza, fugge dall'ospedale e diffonde l'infezione in città. Mentre i mass media si interrogano su quanto sta accadendo - e alcuni evocano lo spettro dell'attentato batteriologico -, i due medici, assistiti dall'agente del FBI Whitlock (Vincent Spano) e dai colleghi australiani, si prodigano per individuare il "paziente zero" - la prima vittima del virus - per mettere a punto un efficace antidoto. | |||
Come Runaway Virus, Global Effect, The Paradise Virus, Covert One: The Hades Factor, Fatal Contact, anche Pandemic esorcizza la psicosi della diffusione di virus mortali nell'era della globalizzazione aggiornando gli schemi narrativi del genere catastrofico degli anni '70. Tra una ingenuità e l'altra, tra intervalli sentimentali e scene apocalittiche, la vicenda si sviluppa attraverso una gamma di personaggi che, con le loro generosità, egoismi e vulnerabilità, sollecitano l'immediato processo di identificazione negli spettatori, li calano in una riconoscibile attualità epidermicamente venata di conflitti socio-politici, e li predispongono all'attesa del liberatorio lieto fine. | |||
Il film di Armand Mastroianni (regista anche di Fatal
Error),
originariamente presentato dalle televisioni americane come mini-serie,
è stato distribuito nei circuiti europei come film televisivo variamente
ridotto nella sua durata. |
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