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WOMEN ON THE MOON
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Titolo italiano: DONNE AMAZZONI SULLA LUNA |
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Produzione: 1987 - USA, Westward Productions/Universal, col., 85 min. | |||
Regia: Joe Dante, Peter Horton, Carl Gottlieb, John Landis, Robert K. Weiss | |||
Sceneggiatura: Michael Barrie, Jim Mulholland | |||
Effetti speciali: The LA Effects Group | |||
Musica: Ira Newborn | |||
Interpreti: Arsenio Hall, Monique Gabrielle, Lou Jacobi, Griffin Dunne, Peter Horten, Michelle Pfeiffer, Steve Guttenberg, Rosanna Arquette, Steve Forrest, Joey Travolta, Sybil Danning, Robert Colbert, Forrest J. Ackerman, David Allen Grier, B.B. King, Henry Silva, Belinda Balaski, Steve Allen, Rip Taylor, Henry Youngman, Ed Begley Jr., Matt Adler, Ralph Bellamy, Kelly Preston, Marc McClure, Joe Pantoliano, Corinne Wahl, Carrie Fisher, Paul Bartel | |||
Raggiunta la Luna a bordo di un'astronave l'equipaggio composto da tre astronauti ed una scimmia sfugge alle fauci di un aggressivo lucertolone ma viene fatto prigioniero da una tribù di bellissime amazzoni. Le abitatrici della Luna non sono del tutto insensibili al fascino dei prodi terrestri, tanto che due amazzoni decidono di schierarsi dalla loro parte e di fuggire insieme verso la Terra prima che il satellite venga distrutto da un'eruzione vulcanica. |
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Composto
da una ventina di sketch di vario argomento, il film prende titolo dall'episodio
più lungo, ironico ma affettuoso omaggio alla fantascienza cinematografica
degli anni '50 (RXM
Destinazione Luna,
Cat
Women on the Moon).
I fondali dipinti, l'uso di un colore "invecchiato" (ottimamente
reso dalla fotografia di Daniel Pearl), le divise degli astronauti (le
più volte riciclate uniformi del Pianeta
Proibito
e de La
Regina di Venere)
e gli abitini succinti delle selenite rendono bene
l'atmosfera di quelle pellicole fatte in fretta, a basso costo e in allegro
spregio delle nozioni scientifiche.
Oltre questo episodio firmato da Weiss - autore anche della gag del teledipendente
(Lou Jacobi) che puntando il telecomando contro se stesso finisce nel
televisore tra partite di baseball, sequenze di King Kong e reportage
del telegiornale - meritano di essere ricordati anche quelli girati da
Gottlieb e da Dante. |
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Il film nasce come tentativo di ripetere il successo di Ridere per ridere (The Kentucky Fried Movie), interamente girato da Landis nel 1977, sul filo conduttore dello "zapping" come nuova ed alienante modalità imposta allo spettatore per fruire l'immagine cinematografica, televisiva e pubblicitaria. Malamente distribuita dalla Universal, la pellicola non riscosse consenso nel pubblico. | |||
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