FIRST MEN IN THE MOON
  
Titolo italiano: BASE LUNA CHIAMA TERRA
Produzione: 1964 - G.B., Columbia, col., 103 min.
Regia: Nathan Juran
Sceneggiatura: Nigel Kneale, Jan Read dal romanzo di H.G. Wells
Effetti speciali: Ray Harryhausen, Les Bowie
Fotografia: Wilkie Cooper
Musica: Laurie Johnson
Interpreti: Edward Judd, Martha Hyer, Lionel Jeffries, Miles Malleson, Betty McDowell, Erik Chitty, Hugh McDermott, Paul Carpenter, Gladys Henson, Laurence Herder, Sean Kelly, Marne Maitland, Gordon Robinson, John Murray Scott, Peter Finch
Il primo volo sulla Luna organizzato dalla Nasa è coronato dal successo, ma i tre astronauti che compongono l'equipaggio, una volta usciti in perlustrazione sulla superficie lunare hanno la sorpresa di scoprire una bandiera inglese ed un manoscritto che testimonia, già alla fine dell'800, un precedente arrivo dell'uomo. Tornati sulla Terra, gli astronauti verificano l'autenticità del documento e rintracciano in una casa di riposo uno dei cosmonauti che effettuarono lo storico primo allunaggio. L'anziano signore ricorda la straordinaria avventura voluta dal professor Cavor (inventore della materia antigravitazionale denominata "cavorite") che lo ha coinvolto insieme con la fidanzata, e rievoca le fasi del volo, la scoperta di vita intelligente all'interno delle cavità lunari, l'incontro con i seleniti e con indefinibili creature mostruose.
Nonostante una solida sceneggiatura che vede impegnato anche Nigel Kneale - creatore del celebre dottor Quatermass -, la vicenda immaginata da Wells è traferita sullo schermo senza molta inventiva da Nathan Juran.
A sostenere il film sono soprattutto gli attori (Lionel Jeffries è l'eccentrico professor Cavor), le accurate scenografie (i fantasiosi interni delle caverne lunari, la scalinata verso il Sole) e gli effetti speciali di Harryhausen (coadiuvato da Arthur Hayward e Les Bowie), tutti concentrati nella seconda parte. In un susseguirsi di seleniti insettiformi, bruchi giganteschi, fino al Grande Selenita - il cervello che domina sull'intero satellite - Harryhausen lavora a briglia sciolta e cita due suoi precedenti film (Il settimo viaggio di Sinbad e Gli Argonauti) nella bella sequenza in cui Martha Hyer appare come uno scheletro in movimento.
La colonna sonora è di Laurie Johnson che ha lavorato con Kubrick nel
Dottor Stranamore.

Una prima edizione cinematografica del racconto di Wells fu realizzata nel 1919 (First Men in the Moon).

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