Dalla metà degli anni '50 lavora in televisione, ma già nel 1956 firma la sua prima regia cinematografica con Colpevole innocente. La sua filmografia conta grandi successi di pubblico ed opere accolte favorevolmente dalla critica. L'uomo di Alcatraz, Va' e uccidi, Sette giorni a maggio, Il treno, Operazione diabolica, appartengono al periodo migliore: si tratta di pellicole che rivelano nell'autore una forte partecipazione alle tematiche sociali e politiche ed una bella capacità di dirigere attori celebri. Più ambiziosi e sterili si mostrano, invece, alcuni film successivi come Grand Prix o L'uomo di Kiev. Il regista sembra, col tempo, aver perso mordente.

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