Brad Harris (1933)

Scoperto a Cinecittà quando il peplum faceva cassetta, Brad Harris, americano verace, si è diviso tra eroi leggendari ("La furia di Ercole", "Goliath contro i giganti", "Il ritorno del gladiatore più forte del mondo"), protagonisti dello spionaggio ("Da 077: criminali ad Hong Kong", "A 001, operazione Giamaica", "Muori lentamente... te la godi di più"), del poliziesco (la serie del Kommissar K in cui era il capitano Roland), del western spaghetti ("I Gringo non perdonano", "Seminò la morte...lo chiamavano Castigo di Dio", "Arriva Durango, paga o muori"), dei gialli in bilico con l'horror ("Lo strangolatore di Vienna"), dei film di guerra ("Kaput lager - gli ultimi giorni delle SS").
Pur senza mai raggiungere notorietà divistica, la sua immagine - fisico atletico e faccia squadrata - è stata familiare al pubblico italiano degli anni '60 che affollava le ormai mitiche platee di seconda e terza visione. Oculato come pochi altri suoi colleghi, ha accompagnato il mestiere di attore con l'attività di produzione cinematografica e di promozione sportiva.