THE
HAPPENING |
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Titolo italiano: E VENNE IL GIORNO | |||
Produzione: 2008 - USA/Francia/India, Twentieth Century Fox/UTV Motion Pictures/Spyglass Entertainment/Blinding Edge Pictures, col., 91 min. | |||
Regia: M. Night Shyamalan | |||
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan | |||
Effetti speciali: ILM, Quantum Creation FX, Spectral Motion, CafeFX, The Picture Mill | |||
Musica: James Newton Howard | |||
Interpreti: Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo, Ashlyn Sanchez, Betty Buckley, Spencer Breslin, Robert Bailey Jr., Robert Lenzi, Edward James Hyland, Stephen Singer | |||
Una sconosciuta neurotossina si diffonde nell'aria scatenando un'ondata di suicidi tra la popolazione della costa orientale degli Stati Uniti. Il fenomeno si manifesta per la prima volta al Central Park di New York, ma dilaga rapidamente di città in città, costringendo la gente ad abbandonare i centri abitati. L'iniziale ipotesi di un attentato terroristico avanzata dai mass media si rivela priva di fondamento, ma nessuno è in grado di spiegare le cause della mortale epidemia. Come tanti altri, Elliott Moore, professore di scienze in un liceo di Filadelfia, e sua moglie Alma - i due sono in piena crisi coniugale - cercano scampo dirigendosi verso la campagna, ma il misterioso veleno, trasportato dal vento, miete vittime ovunque. Mentre si prendono cura della piccola Jess, figlia del collega Julian costretto a tornare nella zona contaminata nel disperato tentativo di ritrovare la moglie che non ha avuto il tempo di partire con lui, Elliott ed Alma vagano senza una meta precisa, ora accompagnandosi ora separandosi da persone in preda al panico. Elliott crede di capire che il virus è attirato dal rumore e, quindi, consiglia la fuga in piccoli gruppi. Rifugiatisi nella fattoria della signora Jones - una stravagante donna che vive in completo isolamento dal mondo -, Elliott attende impotente che il destino si compia, ma, improvvisamente, l'epidemia si esaurisce. La quiete si ristabilisce. Elliott ed Alma, rinsaldati nell'affetto reciproco, adottano Jess come loro propria figlia. La tragica esperienza sembra dimenticata e qualche scienziato ne parla soltanto come di un monito rivolto contro l'irresponsabile mano dell'uomo che viola la natura. Poco tempo dopo, tuttavia, nel parco delle Tuileries a Parigi alcuni passanti sono colti da incontenibili raptus e si danno la morte... | |||
M. Night Shyamalan, decisamente a corto di ispirazione, rispolvera la metafora della catastrofe ambientale di hitchcockiana memoria per cercarvi la cifra della vulnerabilità esistenziale dell'uomo. L'intreccio arranca tra situazioni fanta-orrorifiche e surreali che se da un lato solleticano la memoria del cinefilo che vi scoprirà rimandi a classici come Gli Uccelli, L'invasione degli Ultracorpi, La notte dei morti viventi o il misconosciuto Macchie solari, stentano, dall'altro, a caratterizzare il racconto sul piano narrativo e a farlo coinvolgente sotto il profilo drammatico. L'estro del regista emerge qua e là nella "poetica del colore", nella ricerca significante della tonalità cromatica (peraltro banalmente sottolineata dalla pietra dell'anello di Elliott che riflette con vari colori lo stato d'animo di chi lo indossa) e in due brevi, fulminanti, inquadrature che si staccano dalla piattezza della vicenda al punto da risultarne estranee: quella irridente l'imperante "normalità della paura", con quelle due signore dal volto coperto dalle maschere antigas intente a sferruzzare tranquillamente davanti al televisore; e quella agghiacciante, da autentico film dell'orrore, della sinistra bambola posta sul letto della isterica signora Jones. | |||
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