MAN-THING
  
Titolo italiano: MAN-THING - LA NATURA DEL TERRORE
Produzione: 2005 - USA/Australia, Lions Gate Films/Fierce Entertainment/Marvel Enterprises/Screenland Movieworld GmbH, col., 105 min.
Regia: Brett Leonard
Sceneggiatura: Hans Rodionoff dai comics di Steve Gerber
Effetti speciali: Makeup Effects Group Studio, Rising Sun Pictures, The LaB Sydney
Musica: Roger Mason
Interpreti: Matthew Le Nevez, Rachael Taylor, Jack Thompson, Rawiri Paratene, Alex O'Loughlin, Steve Bastoni, Robert Mammone, Pat Thompson, William Zappa, John Batchelor, Ian Bliss, Brett Leonard, Imogen Bailey, James Coyne, Cheryl Craig, Gary Waddell, Conan Stevens, Shannon Leonard
Le installazioni petrolifere dell'industriale Frederic Schist (Jack Thompson) hanno duramente compromesso l'equilibrio ambientale e l'identità culturale della cittadina di Bywater, situata all'interno delle fitte paludi della Florida. Gli ambientalisti capeggiati dalla maestra Teri (Rachael Taylor) inscenano quotidiane manifestazioni contro Schist, ma i lavori di trivellazione vanno avanti e si estendono fino alla "Acqua Nera", la zona più inesplorata e misteriosa della palude, sacra ai discendenti dei Seminole. Le contestazioni non sono l'unico problema di Bywater: da qualche tempo, infatti, la popolazione è in ansia per il ritrovamento dei cadaveri orribilmente martoriati di persone inspiegabilmente scomparse nella palude. Kyle Williams (Matthew Le Nevez) - giunto in paese per prendere il posto dello sceriffo, anche lui recentemente scomparso - pensa, come il medico legale, che siano stati gli alligatori a fare strazio dei poveri corpi, ma qualcuno è convinto che sia opera dello Spirito della palude che difende l'inviolabilità dell'"Acqua Nera". Deciso a scoprire la verità, senza fare sconti a nessuno, Williams prende in mano le indagini e si confronta con il violento e collerico Schist, con gli uomini da lui assoldati, e, soprattutto, con l'allucinante creatura da incubo di cui parlano tante leggende, la gigantesca "cosa", metà uomo e metà vegetale, che esiste davvero e si nasconde nell'intricata vegetazione della palude.

Mediocre adattamento dei fumetti Marvel Comics di Man Thing, l'"Uomo Cosa" nato nel 1971, sulla rivista Savage Tales, su testi di Gerry Conway e Roy Thomas e disegni di Gray Morrow, e giunto all'apice del successo con le sceneggiature (e la testata a lui intitolata) di Steve Gerber.

La regia di Brett Leonard (The Lawnmower Man, Virtuosity) è quanto mai piatta e le interpretazioni non sono di superiore livello. La suspence è ridotta al minimo e l'azione si risolve, essenzialmente, in lunghi inseguimenti notturni - ripetitivi fino alla noia - tra gli scenari di una poco credibile palude selvaggia, del tutto priva di serpenti e alligatori. L'"Uomo Cosa" (realizzato, peraltro, in maniera non disprezzabile con la CGI) fa la sua attesissima apparizione soltanto nelle ultime inquadrature risollevando in extremis, ma fuori tempo massimo, l'attenzione dello spettatore. Swamp Thing di Wes Craven è, al confronto, di gran lunga superiore.

La negativa accoglienza alle anteprime americane ha consigliato ai produttori il dirottamento del film sul mercato dell'home video.
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