TRANCERS
6: LIFE AFTER DETH
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Produzione: 2002 - USA, Full Moon Pictures/Young Wolf Productions, col., 99 min. | |||
Regia: Jay Woelfel | |||
Sceneggiatura: Gene Yarbrough (C. Courtney Joyner) | |||
Effetti speciali: Sean Kennedy, John R. Ellis | |||
Musica: John Greathouse | |||
Interpreti: Zette Sullivan, Jennifer Capo, Robert Donavan, Timothy Prindle, James R. Hilton, Jere Jon, Kyle O. Ingleman, Jennifer Cantrell, Gregory Lee Kenyon, Ben Bar, Douglas Smith, Ivona Rocque, Sasha Gallardo, Justin Harvey, Jeff Leroy, Todd Rex, Sean D. Kennedy | |||
Monitorando il passato, il Consiglio di Angel City riceve vaghe immagini di una ragazza in pericolo di vita. Ma non si tratta di una ragazza qualunque: è Josephine, la figlia che Jack Deth ha avuto da Lena nel periodo che hanno trascorso insieme negli anni '80 (Trancers 2). Non basta: per un gioco di paradossi, Josephine - rimanendo in quell'epoca - è destinata a divenire un'antenata dello stesso Jack Deth, suo padre. Con un viaggio indietro nel tempo, Jack si trasferisce nel corpo della figlia, ed inizia una indagine che lo conduce al folle Mr. Castle ed alla sua degna assistente Shauna. Quando accerta che i due producono Trancers cancellando la volontà delle loro vittime con un fantastico spazio-laser, e che sono proprio loro a minacciare la vita di Josephine, colpevole di averne involontariamente scoperto i progetti criminali, Jack/Jo parte all'attacco e sbaraglia i malviventi col loro seguito di zombi. | |||
Per risollevare le sorti della sua declinante Full Moon (già modesta erede della Empire Pictures) Charles Band ha deciso di tornare, dopo un intervallo di otto anni, ad una delle serie più popolari da lui prodotte: quella dei Trancers. Come risolvere però il problema, inevitabile ma rischioso, di dover scindere, senza provocare troppi danni, il fortunato trinomioTrancers-Jack Deth-Tim Thomerson, visto che quest'ultimo è ormai al di là della portata delle esauste casse del produttore? La soluzione, ancorchè necessitata dalla indisponibilità del protagonista storico, è abbastanza originale, e segna anche un ritorno all'indirizzo originario della serie, dopo le estemporanee e discutibili escursioni nel soprannaturale delle pellicole precedenti. Poco coerente nella trama, ma dignitoso nella realizzazione, Trancers 6 si pone sullo stesso livello dei primi episodi, e forse proprio per questo finisce per risentire molto più del previsto dell'assenza dell'insostituibile Thomerson, il quale appare solo in brevi filmati riciclati dai film antecedenti. Preceduto
da: Breve commento sulla serie Trancers. |
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