THE PUPPET MASTERS
  

Titolo italiano: IL TERRORE DALLA SESTA LUNA

Produzione: 1994 - USA, Hollywood Pictures, col., 109 min.
Regia: Stuart Orme
Sceneggiatura: Ted Elliott, Terry Rossio, David S. Goyer dal romanzo di Robert A. Heinlein
Effetti speciali: Buena Vista Visual Effects
Musica: Colin Towns
Interpreti: Donald Sutherland, Eric Thal, Julie Warner, Keith David, Will Patton, Richard Belzer, Tom Mason, Yaphet Kotto, Gerry Bamman, Sam Anderson, J. Patrick McCormack, Marshall Bell, Nicholas Cascone, Bruce Jarchow, Benjamin Mouton

Andrew Nivens (Donald Sutherland) dell'Office Scientific Intelligence, suo figlio Sam (Eric Thal) e la dottoressa Mary Sefton (Julie Warner) della NASA, raggiungono una cittadina dello Iowa presso la quale è stato segnalato l'atterraggio di un UFO, ma fin dalle prime indagini comprendono di essere giunti troppo tardi. L'invasione aliena è già in corso e a farne le spese sono gli abitanti della regione: gli organismi extraterrestri, simili a piccoli parassiti tentacolati, pungono la schiena degli uomini e penetrando dal midollo fino alla corteccia cerebrale si impadroniscono della loro volontà. Mentre lo stesso Nivens, rimasto ferito, è ricoverato nel reparto d'isolamento di un ospedale, suo figlio Sam libera Mary, prigioniera degli alieni in una loro base sotterranea, e avendo scoperto che il nemico può essere sopraffatto dal virus dell'encefalite fornisce agli scienziati e ai militari la strategia per combattere i mostri. Quando il pericolo sembra ormai sventato, Sam deve affrontare un'altra minaccia: suo padre Andrew, apparentemente guarito, ha abbandonato l'ospedale ma reca ancora sulla schiena l'ultimo, terribile parassita...

Il terrore dalla sesta luna dà l'impressione di un film realizzato in tempi sbagliati, troppo in ritardo rispetto al romanzo che lo ispira e narrativamente estraneo alle tendenze della fantascienza cinematografica degli anni '90.
Molti ritengono la storia immaginata da Heinlein un classico della letteratura fantastica. Indubbiamente, l'opera ha, come i veri classici, una vitalità e attualità di contenuti che si scopre negli anni, liberandola dall'oggettiva matrice storica e ideologica (variamente discussa e discutibile) che la origina.
S
otto lo strato descrittivo delle americanissime psicosi degli anni '50 (...il pericolo rosso, le quinte colonne, il maccartismo...) c'è una stimolante riflessione sul concetto di identità, sui lati nascosti della nostra psicologia, sul significato dei modelli comportamentali. I "Burattinai" di Heinlein oltre ad essere gli invasori venuti dallo spazio, costituiscono l'elemento determinato e insieme sfuggente che sconvolge un ordine costituito facendolo diventare altro da sé pur lasciandolo esteriormente uguale a se stesso. Il "Burattinaio" è il "Potere" che plagia la coscienza, altera i valori, ribalta e confonde i significati, riscrive le situazioni, fa la cultura.

Stuart Orme è un regista diligente e formalmente rispettoso del romanzo, ma non è in grado di rimodellarne la materia con mano libera e creativa.
Messa da parte l'idea di un film sviluppato in omaggio
ad un periodo d'oro della fantascienza (possibilità praticabile soltanto in presenza di un'autentica passione cinefila), si poteva, forse, più originalmente impostare il racconto sul piano di una metafora visionaria, fantastica e surreale per recuperare la suggerita dialettica tra realtà e immaginazione, corpo e pensiero, repellente creatura insettiforme e uomo.
Il film che, invece, ne è derivato nulla aggiunge agli intrecci del tipo
Invasione degli ultracorpi, che spesso e paradossalmente, non essendo ufficialmente ispirati al libro di Heinlein, ne restituiscono lo spirito con più fresca immediatezza.

Titolo alternativo: Robert A. Heinlein's The Puppet Masters.
Al romanzo di Heinlein si era già ispirato, nel 1958, il film "
The Brain Eaters".

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