LOBSTER MAN FROM MARS
  
Titolo italiano: I MARZIANI INVADONO LA TERRA
Produzione: 1989 - USA, Electric Pictures/Filmrullen, col., 82 min.
Regia: Stanley Sheff
Sceneggiatura: Bob Greenberg
Effetti visuali speciali: Anthony Doublin
Musica: Sasha Matson
Interpreti: Dean Jacobson, Deborah Foreman, S.D. Nemeth, Anthony Hickox, Tony Curtis, Bobby Pickett, Phil Proctor, Mindy Kennedy, Tim Haldeman, Sage Whitfield, Ava Fabian, Fred Holliday, Patrick Macnee, Richard Wright, Erica Evans, Tommy Sledge, William Ackerman, Jim Bentley, Richard Penn, M.G. Kelly, Skip Young, Christopher Best, Billy Barty, Steve Peterson

Il giovane cineasta dilettante Stevie Horowitz (Jacobson) ha appena ultimato il montaggio del suo primo lungometraggio amatoriale di fantascienza, Lobster Man from Mars. Convinto che la sua opera gli schiuderà le porte della fama e della ricchezza, si reca negli uffici del produttore Shelldrake (Curtis) per sottoporgli la sua opera. Shelldrake dal canto suo ha appena appreso dal suo consulente finanziario di avere un debito fiscale enorme, maturato in seguito agli eccellenti profitti realizzati dalla sua compagnia, debito che non è in grado di saldare avendo già scialacquato tutti i suoi guadagni. La soluzione è distribuire un film che non abbia alcuna speranza di successo, detraendo le inevitabili perdite dal credito vantato dal fisco, e l'orribile pastrocchio del giovane Horowitz sembra fatto apposta.
Così il produttore trascina il neo regista-sceneggiatore-autore in sala di proiezione per visionare il film, che narra la storia del popolo di Marte, condannato all'estinzione da un inarrestabile impoverimento dell'atmosfera. Inviato dal re di Marte, il goffo Lobster Man scende sulla Terra in cerca d'ossigeno e viene subito avvistato da una coppietta che mette in allarme lo stralunato prof. Plocostomos (Mcnee) e lo scettico colonnello Ankrum (Holliday).
Malgrado i "potenti" mezzi di cui dispone (una pistola che decompone le vittime lasciandone solo lo scheletro, chioccianti vampiri-spia e uno scimmiesco aiutante), l'invasore soccombe quando gli umani, dopo aver fatto ricorso ad ogni mezzo, compreso l'aiuto soprannaturale di un sedicente occultista, scoprono l'arma contro la quale Marte non ha difesa: l'acqua calda.
Sicuro di andare incontro ad un flop colossale, Shelldrake distribuisce il film che invece si rivela un successo clamoroso. Arrestato dagli agenti del fisco, il produttore lascerà la sua poltrona proprio al giovane Horowitz.

Divertente parodia dei B-Movies anni '50, che ricrea le atmosfere tipiche della cinematografia di quel periodo irripetibile, esasperandone a bella posta l'ingenuità delle vicende, la stereotipicità dei personaggi e l'approssimazione realizzativa. Innumerevoli i riferimenti e gli omaggi, tanti da non poter essere colti nel corso di una sola visione, da Robot Monster (il gorilla con casco spaziale), a Zontar the Thing From Venus (i fantocci vampiri), a Teenagers from Outer Space, a Invasion of the Saucer Men, a It Came from Outer Space, a Invaders from Mars. Apprezzabili anche i siparietti comici di alcuni personaggi, come l'insulso detective da hard boiled story che salta fuori nei momenti più impensati ripetendo la stessa battuta demenziale per tutto il film, o l'ottuso colonnello Ankrum (altro richiamo ad un famoso caratterista dell'epoca), con la sua colt dal calcio di madreperla perennemente inceppata. Oltre al blooper della grande chela da aragosta che Lobster Man ha al posto di una mano e che nel corso del film cambia più volte da destra a sinistra, non manca qualche ammiccamento al cinema più recente: l'oscuro consigliere del re di Marte è la brutta copia dell'imperatore Palpatine di Star Wars, e l'inguardabile coppia dei vampiri-spia (marito e moglie!), emerge dal torace di un involontario ospite umano, come l'Alien di Ridley Scott.

Lobster Man ha ancora oggi schiere di estimatori, raccolti in organizzati fan-club. Il regista ha rivelato che l'originale sceneggiatura, scritta in due settimane per un film dal modesto budget di 50.000 dollari che non fu più realizzato, rimase nel dimenticatoio per molti anni. Il titolo fu coniato da Orson Welles, il quale oltre a concederne l'uso avrebbe volentieri interpretato il ruolo di Shelldrake, ma scomparve prima che il film fosse finalmente messo in cantiere.

©