THE
PHILADELPHIA EXPERIMENT
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Produzione: 1984 - USA, New World Pictures/Cinema Group, col., 102 min. | |||
Regia: Stewart Raffill | |||
Sceneggiatura: William Gray e Michael Janover, dal racconto di Wallace Bennet e Don Jakoby | |||
Effetti speciali: Cinemotion Pictures Inc., Special Effects Unlimited, Inc. | |||
Musica: Kenneth Wannberg | |||
Interpreti: Michael Pare, Nancy Allen, Eric Christmas, Bobby DiCicco, Louise Latham, Kene Holiday, Joe Dorsey, Michael Currie, Stephen Tobolowsky, Gary Brockette, Debra Troyer, Miles Mc Namara, Ralph Manza, James Edgcomb, Glenn Morshower, Rodney Saulsberry, Vivian Brown, Stephanie Faulkner, Ed Bakey, Michael Villani, Vaughn Armstrong, Bill Smillie | |||
David
Herdeg e Jimmy Parker, due giovanotti imbarcati su un cacciatorpediniere
americano, se la spassano contendendosi amichevolmente le ragazze mentre
la loro nave, invece di essere in prima linea - siamo nel 1943 - è
tranquillamente ormeggiata nel porto di Filadelfia. Ciò che non sanno
è che il caccia alla fonda è destinato ad un misterioso e
segretissimo esperimento, e che proprio loro sono addetti al controllo del
generatore ideato dal Prof. Longstreet, che attiverà un potentissimo
campo elettromagnetico capace di rendere la nave invisibile al radar. Ma
l'esperimento ha conseguenze impreviste e tragiche, e i due marinai, colpiti
da energie sconosciute, si ritrovano nel Nevada, in una base della marina,
nel 1984. Qui i loro destini si dividono: Jimmy viene risucchiato indietro
nel tempo, e a David non rimane che aggrapparsi ad Allison, una ragazza
incontrata per caso e che è stato costretto a sequestrare per sfuggire
agli agenti dei servizi di sicurezza della base, che lo braccano. E' Longstreet che ha comandato la caccia. Lo scienziato ha ripetuto l'esperimento di 40 anni prima ed ha provocato una nuova frattura nel continuum spazio temporale, una specie di buco nero che si è agganciato all'analogo vortice creato nel 1943 e sta lentamente ma inesorabilmente risucchiando tutta la Terra al suo interno. Longstreet ritiene che solo David sia in grado di richiuderlo, tornando attraverso quel varco alla sua nave e distruggendo il generatore che alimenta tutto il processo distruttivo... |
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Fiumi di inchiostro sono stati versati per anni sulla veridicità o meno dell'Esperimento Filadelfia, noto anche come "Project Rainbow". E' vero oppure no che nel 1943, in piena II Guerra Mondiale, la Marina degli Stati Uniti sperimentò sul cacciatorpediniere USS Eldridge (che qualche distratto recensore ha scambiato per una corazzata) una apparecchiatura segretissima, basata sulla teoria del "campo unificato" enunciata da Albert Einstein, per mezzo della quale si riteneva di poter rendere le navi invisibili al radar? E che l'esperimento provocò invece la reale sparizione della nave, precipitata - e poi tornata - in dimensioni sconosciute, con agghiaccianti conseguenze sull'equipaggio? Rivelazioni stupefacenti e categoriche smentite si susseguono da allora, ma il dubbio permane. Attorno a questo tema intrigante la sceneggiatura costruisce la sua ipotesi, e tenta di renderla plausibile inserendovi gli elementi più significativi emersi dai vari racconti che hanno dato corpo al mistero. La sottotrama sentimentale e l'happy end cercano il consenso del pubblico meno sollecitato dagli astrusi concetti einsteiniani. Piuttosto ispirati i due giovani interpreti, Nancy Allen (Robocop) e Michael Parè, al quale non si presenterà più un'occasione altrettanto valida per affermarsi. Nel 1993 è stato prodotto il sequel The Philadelphia Experiment 2. |
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