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JIA WU DI MA LI A |
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Produzione: 1988 - Hong Kong, Golden Princess/Da-Wei Films Unlimited, col., 96 min. | |||
Regia: David Chung Chi-man | |||
Sceneggiatura: Yuen Kai-chi | |||
Musica: Romeo Diaz e James Wong Jim | |||
Interpreti: Sally Yeh Sin-man, John Sham Kin-fun, Tsui Hark, Tony Leung Ka-fei, Ben Lam Kwok-bun, Lam Ching-ying, Paul Chun Pui, Dennis Chan Kwok-san, Che-Kirk Wong Chi-keung | |||
La
Hong Kong del futuro è una città piena di violenza, in cui
spadroneggiano ipertecnologiche bande di delinquenti che le forze dell'ordine
stentano a contenere. La più agguerrita è la Hero Gang, che
ha messo in campo Pioneer 1, un grande e potente robot con il quale assalta
una banca dopo l'altra, spargendo il terrore tra la cittadinanza. Sulle
tracce dei malviventi c'è Zhuang, un imbranato reporter che ha l'abilità
o la fortuna di trovarsi sempre al posto giusto al momento giusto, ma non
riesce mai a mettere insieme uno straccio di articolo perchè invariabilmente
la polizia interviene a cacciarlo via nel momento topico dell'azione. Quando
Master, il capo storico della Hero Gang, contesta l'eccessiva malvagità
della banda, lo spietato leader che gli subentra lo prende prigioniero e
crea Pioneer 2, un nuovo automa di dimensioni umane, totalmente racchiuso
in una lucente armatura tranne il volto, cui dà le fattezze della
sorella Maria, che lo affianca nelle sue imprese criminali. Mentre è lanciato alla caccia di Whisky, membro alcolista della banda ed ex della ragazza, divenuto confidente della polizia, il robot-Maria rimane gravemente danneggiato. Abilmente riprogrammato da un piccolo gruppo di specialisti, il micidiale cyborg affianca le forze dell'ordine nell'assalto finale al covo della Hero Gang. |
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Azione frenetica, fittissime sparatorie, una certa dose di ironica
inventiva ed un accattivante score sono gli ingredienti che rendono piacevole
una pellicola tutta imperniata sulla figura del robot-killer Maria, incrocio
tra un Transformer e Robocop, chiaramente
ispirato nel nome e nell'aspetto all'automa di Metropolis.
La sceneggiatura, che si avventura ad insinuare come il perfetto ordine
sociale risieda unicamente nell'efficienza delle macchine, si fa perdonare
qualche veniale caduta di ritmo con alcune originali trovate, tra cui
la procedura per impartire ordini all'automa, il quale non recepisce alcuna
direttiva se non preceduta dalla frase, che dà anche il titolo
al film, "I love Maria". Titolo
internazionale: I
Love Maria. |
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