TERMINUS
  
Produzione: 1986 - Francia/Germania, CAT Productions/Le Films du Cheval de Fer/CBL Films/Films A2/Intral Groupe, col., 81 min.
Regia: Pierre-William Glenn
Sceneggiatura: Glenn Duvic e Patrice Duvic, da un racconto di Alain Gillot
Effetti speciali: Thomson Digital Images
Musica: David Cunningham e Stan Ridgway
Interpreti: Johnny Hallyday, Jürgen Prochnow, Karen Allen, Gabriel Damon, Julie Glenn, Dominique Valera, Dieter Schidor, János Kulka, Jean-Luc Montama, Ray Montama, Bruno Ciarrochi, David Jalil, André Nocquet
La temeraria Gus (Karen Allen) viene ingaggiata per guidare un colossale autocarro computerizzato nella folle corsa tra automezzi pesanti che costituisce lo sport di domani in una Terra desolata e ripiombata nella barbarie in seguito ad una catastrofe planetaria. Il mezzo di Gus, soprannominato Monster, è fornito di un sofisticato cervello elettronico, parlante e quasi senziente, in grado di affiancare il pilota come un navigatore per guidarlo nel lungo e pericoloso viaggio verso "End of the Line", dove un favoloso premio attende il vincitore.
Tuttavia Monster, frutto dell'ingegno di Mati, giovane genio della programmazione, non è poi così perfetto, e spedisce la sfortunata Gus fuori rotta, in un territorio selvaggio dove cade preda di una spietata banda di razziatori. Prima di essere torturata a morte, la ragazza rivela i codici di controllo del suo mezzo a Stump (Hallyday), un vicino di cella, il quale li usa per fuggire. L'evaso, impegnato in un interminabile dialogo-scontro con Monster, proseguirà la corsa iniziata da Gus, ignaro del fatto che al traguardo, assieme a Mati, l'attende una inimmaginabile sorpresa.

Produzione franco-tedesca che tenta con scarso successo di riciclare alcune tematiche di base, dall'abusatissimo scenario post-apocalittico stile Mad Max, al gioco mortale tipo Quintet o The Blood of Heroes, al confronto uomo-intelligenza artificiale di 2001 Odissea nello spazio (Monster manifesta le stesse problematiche di Hal 9000). Formalmente corretto e tutto sommato interessante sotto l'aspetto visivo, il film resta irrisolto sul piano dei contenuti, a causa di una sceneggiatura pretenziosa che alla fine si rivela molto fragile e confusa.
In Francia circola una versione molto più lunga, che arriva a 115 minuti.

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