FUGA
DAL PARADISO
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Produzione: 1990 - Italia, Azzurra Film/Cinemax/Induna Film, col., 120 min. | |||
Regia: Ettore Pasculli | |||
Sceneggiatura: Lucio Mandarà, Ettore Pasculli | |||
Effetti speciali: Danilo Bollettini, Franco Ragusa | |||
Musica: Michel Legrand | |||
Interpreti: Paolo Bonacelli, Horst Buchholz, Aurore Clément, Umberto Conte, Barbara Cupisti, Daniela Giordano, Fabrice Josso, Jacques Perrin, Lou Castel, Inés Sastre, Van Johnson, Olivia Toscani Ancher, Giovanni Visentin |
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Un sistema di collegamenti elettronici unisce le celle-abitazioni della gente sopravvissuta nel sottosuolo dopo che un disastro ambientale ha spopolato la superficie della Terra. Un consiglio di anziani, coadiuvato da pattuglie di guardiani, si occupa del governo della comunità sotterranea curando la sicurezza interna e l'obbedienza ai divieti posti per mantenere l'ordine sociale. Teo e Beatrice, due giovani innamorati, decidono di tentare la fuga verso il mondo esterno: un medaglione contenente microchips nei quali sono registrate le informazioni della storia dell'umanità, in possesso di Eliseo, padre di Teo, guida gli evasi attraverso tubature e porte a chiusura automatica. Raggiunta la superficie, i due ragazzi scoprono i resti della civiltà metropolitana ed un gruppo di sopravvissuti che sono riusciti ad ambientarsi nell'atmosfera contaminata. Mentre Eliseo e le guardie si muovono sulle tracce dei fuggiaschi per ricondurli nel sottosuolo, Teo e Beatrice, insieme ai nuovi compagni prendono il mare in cerca di una terra migliore. | |||
Il "Paradiso" è un mondo artificiale, dominato dalla tecnologia che modella il comportamento degli uomini: celle e cunicoli sono le asettiche abitazioni che proteggono gli occupanti dal pericolo del contagio; schermi audio-visivi danno l'illusione del contatto fisico e della comunicazione. La paura è il mondo di fuori, reso invivibile dagli errori delle generazioni passate, che conserva tra i ruderi delle città i segni di un antico benessere ormai incomprensibile (carcasse di automobili, fatiscenti supermercati spazzati dalla cenere e dal vento). Gli anziani e i guardiani sono convinti che l'aria contaminata dalle radiazioni determini per colui che evade morte sicura nel giro di poche ore (l'unica possibilità di salvezza sarebbe data da una completa trasfusione di sangue). Ma la fuga dei due innamorati rivela che le rigide strutture di governo mascherano, essenzialmente, un'ordine repressivo forse non più controllabile dagli stessi governanti che ne hanno demandato la gestione all'intelligenza delle macchine. |
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Ettore Pasculli firma un film ambizioso, ricco di significati allegorici e di richiami a classici della fantascienza (pensiamo, ad esempio, a La fuga di Logan), ma penalizzato dal pubblico e dalla distribuzione. Presentato nel 1990 alla Mostra del Cinema di Venezia, il film ha riscosso, comunque, discreta attenzione da parte della critica. Nel cast, vecchie e nuove glorie dello schermo. | |||
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