CIAO
MARZIANO
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Produzione: 1980 - Italia/Francia, P.A.C./Plexus, col., 92 min. | |||
Regia: Pier Francesco Pingitore | |||
Sceneggiatura: Mario Castellacci, Pier Francesco Pingitore | |||
Musica: Flavio Bocci, Dimitri Gribanowski | |||
Interpreti: Pippo Franco, Silvia Dionisio, Laura Troschel, Aldo Giuffrè, Isabella Biagini, Giancarlo Magalli, Teo Teocoli, Bombolo, Oreste Lionello, Franco Citti, Gil Cagne, Adriana Russo, Luciana Turina, Enzo Liberti, Sergio Leonardi, Dino Emanuelli, Luigi Pagnani, Martufello (non accreditato) | |||
I saggi scienziati dell'evolutissimo pianeta "Gemello" (in tutto simili ai terrestri tranne che per il colorito verdastro della carnagione) prendono a cuore le sorti dell'umanità che, secondo i loro calcoli, dovrebbe estinguersi nel giro di pochi decenni - trascinata verso la distruzione dall'odio, dalle guerre e dalle catastrofi naturali - e incaricano il loro emissario Bix di offrire una possibilità di scampo ad una dozzina di terrestri. Bix, atterrato a Roma, viene dapprima accolto con entusiasmo, ma ben presto la sua bizzarra facoltà di svelare la corruzione e i vizi più segreti semina imbarazzo, rancore ed astio tra personaggi influenti del mondo politico e degli affari che si uniscono per complottare contro di lui e farlo apparire come un subdolo nemico. | |||
Pier Francesco Pingitore costruisce attorno alla figura stralunata di Pippo Franco una satira fantascientifica che vorrebbe bersagliare il malcostume della società italiana degli anni '70 e che nello spunto ricorda vagamente le situazioni di Ultimatum alla Terra. L'impiego della fantascienza in chiave di requisitoria sociale non è nuovo nel cinema italiano ed ha conosciuto esiti interessanti in diverse occasioni fin dagli anni '60 (ad esempio Omicron e Il disco volante), ma in questo caso non nasconde la pretestuosità dell'operazione commerciale, peraltro frettolosamente architettata. Il racconto si frastaglia in bozzettistiche descrizioni e stenta a trovare la strada della commedia parodistica: un film, insomma, troppo parlato, velatamente populistico e poco divertente nonostante un cast composto da popolari star della televisione e del varietà. |
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