ESCAPE
FROM THE PLANET OF THE APES
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Titolo italiano: FUGA DAL PIANETA DELLE SCIMMIE | |||
Produzione: 1971 - USA, FOX/APJAC, col., 97 min. | |||
Regia: Don Taylor | |||
Sceneggiatura: Paul Dehn dal romanzo di Pierre Boulle | |||
Effetti speciali: L.B. Abbott, Howard A. Anderson, John Chambers | |||
Musica: Jerry Goldsmith | |||
Interpreti: Roddy McDowall, Kim Hunter, Bradford Dillman, Natalie Trundy, Eric Braeden, William Windom, Sal Mineo, Ricardo Montalban | |||
Il film è il seguito di L'altra faccia del pianeta delle scimmie e prende le mosse dall'esplosione atomica provocata dal comandante Taylor che ha condannato il pianeta alla distruzione. Milo, Zira e Cornelius riescono, tuttavia, a fuggire a bordo di un'astronave, ma l'onda d'urto li sbalza indietro nel tempo facendoli ammarare sulla Terra all'inizio degli anni '70. La navicella viene recuperata, e le scimmie, dopo numerose peripezie, ottengono ascolto da una commissione d'inchiesta per mettere in guardia l'umanità sui pericoli del nucleare. Sottoposta ad ulteriori esami e sotto l'effetto di un farmaco, Zira rivela quanto il destino ha deciso per il futuro e il dottor Haschlein, nel tentativo di mutare il corso degli eventi, ordina di ucciderla insieme con il compagno. La tragica fine di Zira e Cornelius non servirà, comunque, a cambiare la storia poiché nel circo presso il quale i due avevano trovato rifugio è nato, nel frattempo, il figlio predestinato a guidare la riscossa della loro specie contro il genere umano. | |||
Il
terzo episodio della saga ispirata al romanzo di Pierre Boulle capitalizza
il successo delle prime due pellicole e, pur tradendo l'artificiosità
dell'operazione commerciale, risulta interessante e coraggiosa nella chiave
di una lettura socio-politica che denuncia le contraddizioni di una civiltà
stordita dal falso benessere del consumismo e svuotata dei valori fondamentali
della tolleranza e della democrazia. Paul Dehn (autore anche dello script del precedente film), alle prese con un sequel apparentemente impossibile, se la cava egregiamente riscrivendo e rovesciando l'intreccio del Pianeta delle scimmie, grazie ad un intelligente uso del classico espediente del viaggio nel tempo. |
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La grande professionalità di Roddy McDowall e di Kim Hunter, nuovamente nei ruoli e nelle maschere di Cornelius e Zira, premiano la fiducia dei produttori, ma Sal Mineo crea non pochi problemi (a quanto si dice per l'insofferenza di sottoporsi al trucco) e si vede riscritta e accorciata la parte di Milo fino a diventare una presenza piuttosto marginale. Il
romanzo di Pierre Boulle ha ispirato anche: |
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