THE
MAN WHO FELL TO EARTH
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Titolo italiano: L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA |
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Produzione: 1976 - G.B., British Lion Film Corporation, col., 140 min. | |||
Regia: Nicolas Roeg | |||
Sceneggiatura: Paul Mayersberg dal romanzo di Walter Tevis | |||
Effetti speciali: P.S. Ellenshaw | |||
Musica: John Phillips, Stomu Yamashta | |||
Interpreti: David Bowie, Rip Torn, Candy Clark, Buck Henry, Bernie Casey, Jackson D. Kane, Rick Riccardo, Tony Mascia, Linda Hutton, Hitary Holland, Adrienne Larussa, Lilybelle Crawford, Richard Breeding, Albert Nelson, Peter Prouse, Jim Lovell | |||
Un extraterrestre scende sulla Terra con l'intenzione
di sfruttare le sue conoscenze scientifiche più evolute per approntare
le misure necessarie a salvare dalla siccità il suo pianeta morente.
Assunte sembianze umane e il nome di
Thomas Jerome Newton, l'alieno fonda
ben presto un impero finanziario rivoluzionando il mondo delle comunicazioni
ed avviando la costruzione di un'astronave per trasportare acqua alla sua
gente. Mary-Lou, donna con la quale ha stretto amicizia, scopre la vera identità di Newton e il professor Bryce, venutone a conoscenza, lo denuncia alle autorità. I beni di Newton vengono sequestrati e incamerati dallo Stato e Newton stesso è fatto oggetto di studio da parte degli scienziati governativi. Rapito, torturato, umiliato, e infine svuotato di ogni volontà, l'alieno diventa sempre più simile all'uomo: abbrutito dall'alcol e in completa solitudine, continua a vegetare tra gli uomini tormentato dalla visione della sua famiglia, della sua gente e del suo pianeta morenti. |
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Ispirandosi liberamente al romanzo di Walter Tevis, Nicolas Roeg realizza un'opera drammatica e visionaria, pregevole per ricchezza formale e coinvolgente. Più interessato al contenuto della vicenda che non ai possibili risvolti avventurosi, Roeg concentra la sua attenzione sul protagonista. Attraverso un sapiente mosaico di inquadrature che confondono i confini spazio-temporali, il regista conduce lo spettatore a sostenere emozionalmente la tragica esperienza dell'extraterrestre che in un processo di degradazione psicologica e fisica è forzato a farsi uomo per abbandonare la sua (inquietante per gli uomini) diversità. Una storia simbolica, che sacrifica in più di un momento la struttura logica, per far risaltare la bassezza delle passioni umane, dall'odio all'invidia, l'istinto aggressivo e la paura del perturbante. | |||
David Bowie nel ruolo dell'alieno/Newton fornisce la sua interpretazione migliore e più convincente.
Il soggetto ricorda nelle linee essenziali quello di un trascurato film
del 1951, The
Man from Planet X.
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