EL
ESPEJO DE LA BRUJA |
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Produzione: 1962 - Messico, Cinematográfica S.A./Studios Azteca/Producciones ABSA, b/n, 90 min. | |||
Regia: Chano Urueta | |||
Sceneggiatura: Alfredo Ruanova, Carlos Enrique Taboada | |||
Musica: Gustavo Cesar Carreon | |||
Interpreti: Rosita Arenas, Armando Calvo, Isabela Corona, Dina de Marco, Carlos Nieto, Alfredo W. Barrón | |||
La vecchia governante Sara, maestra di pratiche stregonesche, non riesce ad evitare l'assassinio della figlia adottiva Elena per mano del marito Eduardo Ramos, valente scienziato e chirurgo, nonostante uno specchio incantato le abbia anticipato il tragico evento. Sconvolta dal dolore e ansiosa di vendetta, evoca, allora, lo spettro della ragazza e perseguita in mille maniere l'omicida che nel frattempo è passato a seconde nozze con l'amante Deborah. Mentre la casa si trasforma in uno scenario da incubo, chi ci va di mezzo è proprio Deborah che Ramos, involontariamente, ferisce deturpandone le mani e il bellissimo volto. Profondamente scosso dall'accaduto, il dottore tenta di rimediare al danno trapiantando mani e lembi di pelle asportati dai cadaveri delle donne che trova alla morgue o che uccide... |
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Il cinema messicano di genere degli anni '60 mescola spesso l'horror con il soprannaturale e con la fantascienza cogliendo - al di là delle motivazioni puramente commerciali - una componente fantastica che ha radici nel folklore nazionale e che rimanda ad una visione tragica e fatalistica del destino dell'uomo. Questo film diretto dal prolifico Chano Urueta (La Bruja, El Barón del terror) è considerato da molti uno dei più rappresentativi esempi del filone fanta-orrorifico di Città del Messico: la qualità è senza dubbio modesta, ma la fantasia e la disinvoltura nell'attingere spunti da pellicole di successo (...pensiamo, in particolare, alla fantamedicina dei saccheggiatissimi Les mains d'Orlac e di Les Yeux sans visage) non passano certamente inosservate. |
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Titolo internazionale: The Witch's Mirror. |
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