EL BARON DEL TERROR
Produzione: 1961 - Messico, b/n, 77 min.
Regia: Chano Urueta
Sceneggiatura: Federico Curiel, Antonio Orellana, Alfredo Torres Portillo
Effetti speciali: Juan Muñoz Ravelo
Musica: Gustavo César Carrión
Interpreti: Abel Salazar, Rubén Rojo, David Silva, Ariadna Welter, Ofelia Guilmaín, Roxana Bellini, Luis Aragón, Rosa María Gallardo, René Cardona, Susana Cora, Magda Urvizu

Nel 1661 il tribunale delll'Inquisizione condanna al rogo per stregoneria il barone Vitelius Estara. Mentre il cielo è solcato da una cometa, l'uomo lancia una maledizione contro Marcos Miranda, suo accusatore, e contro i suoi discendenti...
300 anni più tardi, dopo che una cometa è apparsa nel cielo, un meteorite precipita sul territorio messicano e da una nube di schegge e di fumo si materializza la mostruosa creatura profetizzata da Vitelius quale strumento per la sua vendetta. Il mostro è dotato di poteri ipnotici ed è in grado di assumere fattezze umane - quelle di Vitelius - e sotto tali mentite spoglie entra in contatto con i giovani
Ronald e Vicky, collaboratori del professor Milan dell
'osservatorio astronomico. Ma nella sua vera identità il mostro assale le vittime per risucchiare (incredibile, ma vero) con una lingua biforcuta il loro cervello. A parte alcuni malcapitati (...forse la creatura ha bisogno di un necessario apprendistato per vagliare i propri poteri...), obiettivo del mostro sono proprio i due giovani fidanzatini ignari di essere, l'uno, discendente di Marcos Miranda, l'altra, della famiglia di uno degli inquisitori.

Come quasi tutti i fantahorror messicani, anche El Baron del Terror è stato accolto dai commentatori statunitensi con una massiccia levata di improperi. In effetti, la rappresentazione del "succhiacervelli", nella sua elementare bruttezza, è orripilantemente comica ed i trucchi si riducono a sovrapposizioni fotografiche che hanno del dilettantesco. Ma la trama è di per sé una prova di coraggio: gli sceneggiatori danno voce a superstizioni ataviche (il passaggio di un corpo celeste come segno di disgrazia), "nobilitano" il nuovo terrore agganciandolo ai misteri del satanismo e dell'inquisizione seicentesca, fanno del fuoco il simbolo di una giustizia purificatrice, connotano di echi vampireschi il mostro (che usa la lingua invece dei canini ma che è, comunque, un "succhiatore" incallito con un debole per le belle giovinette), e tentano perfino una (assurda) spiegazione scientifica per giustificare la ciclica apparizione della nefanda cometa.
Il cinema messicano sarà grezzo e povero di mezzi, ma in quanto ad idee....

Tra gli interpreti, figura René Cardona regista di tanti popolari horror.

Il film ha conosciuto una distribuzione USA con il titolo The Brainiac.

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