Gli abitanti del pianeta Alphoid languiscono miseramente perchè la musica elettronica ha indebolito l'energia delle vibrazioni sonore necessarie per la loro pace, il progresso e la felicità. Quando un loro emissario - che da tempo vive sulla Terra sotto le spoglie del professor Williams con il compito di studiare l'umanità - scopre che la pop-band dei "Toomorrow" utilizza un amplificatore come un sintetizzatore di suoni, egli crede di avere a portata di mano la soluzione al problema che affligge la sua gente. Usando tutta la sua influenza, l'alieno facilita la scalata di giovani musicisti nella hit parade con il proposito di convincerli a collaborare con lui, ma dopo aver constatato che il sintetizzatore non è in grado di funzionare su Alphoid, utilizza la registrazione di un loro applauditissimo concerto per diffondere nello spazio le benefiche vibrazioni.

Prodotto da Don Kirshner (che aveva già contribuito a lanciare il complesso dei Monkees) e da Harry Saltzman (l'ideatore della saga di James Bond) il film si apparenta a quei musical fantascientifici (Just for Fun, Gonks Go Beat, Popdown) che per un breve periodo ebbero una certa fortuna sugli schermi inglesi, riuscendo a coniugare in maniera originale fantasia e successi discografici. Ma questa pellicola non è memorabile (Val Guest la dirige con evidente svogliatezza) e può essere ricordata, oggi, forse soltanto dai fans della brava Olivia Newton-John, qui, alla sua seconda interpretazione cinematografica.

Ovviamente i "Toomorrow" del film non hanno niente a che fare con il gruppo dei "Tomorrow" di Keith West, Steve Howe, John Junior Wood e John Adler Twink.