DAS TESTAMENT DES DR. MABUSE
  
Titolo italiano: IL TESTAMENTO DEL DOTTOR MABUSE
Produzione: 1933 - Germania, Nero-Film AG, b/n, 122 min.
Regia: Fritz Lang
Sceneggiatura: Fritz Lang, Thea von Harbou
Effetti speciali: Ernst Kunstmann
Musica: Hans Erdmann
Interpreti: Rudolf Klein-Rogge, Gustav Diessl, Rudolf Schündler, Oskar Höcker, Theo Lingen, Camilla Spira, Paul Henckels, Otto Wernicke, Theodor Loos, Hadrian Maria Netto, Paul Bernd, Adolf E. Licho, Oscar Beregi, Wera Liessem, Karl Meixner
Prima di cader vittima di un attentato che lo condurrà alla follia, Hofmeister, collaboratore della centrale di polizia, comunica al commissario Lohman di avere scoperto una banda di falsari capeggiata dalla più pericolosa mente criminale che abbia mai minacciato l'umanità. L'indizio lasciato da Hofmeister - un nome appena graffiato sul vetro di una finestra - che porterebbe al tristemente celebre dottor Mabuse (Rudolf Klein-Rogge), lascia perplesso il commissario poiché l'uomo che voleva dominare il mondo è internato da anni in un manicomio e - come conferma il professor Baum, suo medico curante - vive in un irreversibile stato di alterazione psichica. Ma il susseguirsi di delitti, rapine e sabotaggi dimostrano che Mabuse è tuttora in grado di guidare le fila della sua organizzazione: sfruttando le eccezionali facoltà della sua mente, Mabuse ha soggiogato la personalità del dottor Baum e per suo tramite ha ripreso ad architettare la strategia del terrore.
Fritz Lang torna a raccontare le gesta del Dottor Mabuse calandole nella cupa realtà di una società inesorabilmente avviata al collasso economico, politico e morale. Creando con ritmo incalzante un sapiente contrappunto tra sonoro e immagine in bianco e nero così da trasformare dialoghi e rumori in strumento di causa-effetto tra il susseguirsi delle scene, Lang confeziona un'opera di forte impatto emotivo assimilando di fatto, e, forse, oltre le sue stesse intenzioni, il genio del Male - che senza parlare, con la sola fissità del suo sguardo magnetico, cattura lo spettatore dallo schermo profetizzando l'avvento della violenza eretta a sistema - alla metafora di un potere eversivo che cresce vampirescamente nell'ombra per scagliarsi ed imporsi su una umanità smarrita e disperata.

Il regime nazista proibì la proiezione del film e il regista, dopo essere stato convocato dal sospettoso Goebbels, si decise ad abbandonare in fretta e furia la Germania (e la moglie Thea von Harbou, di idee filonaziste) per riparare in Francia e poi negli Stati Uniti.

A titolo di curiosità ricordiamo che Lang, quasi a sottolineare una continuità di contesto socio-narrativo, riprende il personaggio del commissario Lohman dal suo precedente M - il mostro di Dusseldorf, affidandolo per la seconda volta all'interpretazione di Otto Wernicke.
Cast della versione francese (Le testament du docteur Mabuse):
Rudolf Klein-Rogge, Thomy Bourdelle, Karl Meixner, Jim Gérald, Monique Rolland, Maurice Maillot, Ginette Gaubert, René Ferté, Raymond Cordy, Daniel Mendaille.
Il film è ricordato anche con il titolo internazionale The Testament of Dr. Mabuse.
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