EDO NI ARAWARETA KINGU KONGU
  
Produzione: 1938 - Giappone, Zensho Kinema, b/n
Regia: Sôya Kumagai
Sceneggiatura: Daijô Aoyama
Effetti speciali: Fuminori Ohashi
Interpreti: Ryutaro Hibiki, Reizaburo Ichikawa, Reiko Mishima, Ginbei Inoue, Do Jitsukawa, Ryunosuke Kabayama
Benché sia andato perduto poco dopo la sua presentazione nel 1938, il film riveste notevole importanza storica in quanto, oltre ad essere considerato una variazione sul tema del classico King Kong (e questo conferma - sia detto per inciso - la fama veramente internazionale del capolavoro di Schoedsack), è segnalato dagli studiosi del cinema come uno dei primi - se non proprio il primo in assoluto - "Kaiju Eiga" giapponese.

Dalle poche immagini sopravvissute e dalle scarse testimonianze del tempo, si può soltanto vagamente ricostruire la vicenda del titanico Kingu Kongu (sotto il villoso costume scimmiesco, c'è lo stuntman Ryunosuke Kabayama) che semina paura e distruzione nella città di Edo (il nome antico di Tokyo), arrampicandosi sulle case mentre stringe prigioniera nel pugno la protagonista femminile del film.

Gli effetti speciali sono opera di Fuminori Ohashi, che negli anni successivi collaborerà a vario titolo - e spesso non accreditato - anche alla realizzazione di Godzilla , del Trionfo di King Kong e del Pianeta delle scimmie.

Secondo alcune filmografie anglosassoni, che lo ricordano con il titolo King Kong Appears in Edo, traduzione letterale di quello giapponese, il film sarebbe stato girato nel 1934.

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