EL SUPERLOCO
  
Produzione: 1936 - Messico, P.C.E, b/n, 65 min.
Regia: Juan José Segura
Sceneggiatura: Juan José Segura, Jorge Cardeña Álvarez
Musica: Chucho Monge, Daniel Pérez Castañeda
Interpreti: Leopoldo Ortin, Carlos Villarias, Consuelo Frank, Ramon Armengod, Raul Urquijo, Emilio Fernandez
In un sinistro laboratorio, il folle professor Dienys dedica intere giornate ad impratichirsi nella tecnica dei trapianti cerebrali e a mettere a punto un elisir per l'eterna giovinezza col quale sogna di procurarsi l'immortalità, la ricchezza e - non ultimo - l'amore della bella Margherita, fidanzata del collega e rivale dottor Alberto. Le sue cavie sono un feroce uomo-scimmia prudentemente rinchiuso dietro solide sbarre, alcuni poveri vagabondi che ha fatto rapire dal fedele servitore semi-idiota, e un mostruoso umanoide che egli stesso ha costruito mettendo assieme parti anatomiche sezionate da diversi cadaveri. Quando anche Margherita viene rapita, Alberto convince l'amico dottor Sostenes - uomo dall'animo generoso ma perennemente ubriaco - ad accompagnarlo nello studio di Dienys per scoprire la verità. Lo scienziato pazzo, nel frattempo, ha sperimentato il siero sulla propria persona e, senza immaginare che gli effetti della droga sono soltanto temporanei, fa una corte spietata alla bella prigioniera convinto che costei non possa resistere al suo fascino e che la creatura scimmiesca sia ancora ben rinchiusa in gabbia...

Il film è uno dei primi tentativi della cinematografia messicana di parodiare il fantahorror americano. L'intreccio, piuttosto convenzionale, attinge l'ispirazione da A Blind Bargain, Frankenstein e Il dottor Jekyll.

Carlos Villarias - protagonista della versione messicana di Dracula nel 1931 e del Misterio del rostro pálido del 1935 - gigioneggia nelle vesti dello scienziato e lascia a Leopoldo Ortin, nella parte dello stravagante Sostenes, il compito di sdrammatizzare la vicenda.

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