Edgar G. Ulmer (1904 - 1972)
La G. nel nome sta per George.
Nato in Austria, studia architettura e lavora come scenografo o aiuto regista per Max Reinhardt, Wegener, Murnau, Lang ed altri grandi del cinema e del teatro tedesco. Con alcuni di loro ha modo di viaggiare negli Stati Uniti, dove si trasferisce all'inizio degli anni '30. Il passaggio alla regia avviene nel 1933 ed un suo primo successo personale è The Black Cat che si segnala per un personale gusto dell'horror e del noir filtrato attraverso l'esperienza dell'espressionismo tedesco e, fatto pressoché unico nella sua carriera, per la presenza dei mitici Karloff e Lugosi. Regista "povero" - non può contare su divi affermati né su grossi finanziamenti - ed eccentrico - produce film in yiddish ed ucraino, si svende in produzioni europee negli anni '60 - Ulmer è uno di quei registi eccezionali che sanno trarre intelligenti spunti da sceneggiature mediocri e fare miracoli con set pressoché inesistenti: proverbiale è la lavorazione di Detour, una delle sue migliori regie, per la quale utilizza un'automobile ferma, molti trasparenti e si arrangia con scenografie di serie B.
Antinea,
l'amante della città sepolta (1961)
Beyond the Time Barrier (1959)
La figlia del dottor Jekyll (1957)
The Man From Planet X (1951)