Gérard Depardieu (1948)
Di estrazione proletaria, terzo di sei figli, Depardieu ha vissuto un'infanzia difficile, irrequieta, ai margini della legalità, prima di intraprendere per caso la recitazione frequentando i corsi del Theatre Nationale Populaire di Parigi. Sul grande schermo appare fin dal 1970, e già nel 1973 con "I santissimi" mostra la grinta del vero attore. Da allora lavora in numerosi film di successo e di qualità ("Novecento" di Bertolucci, "L'ultima donna" e "Ciao maschio" di Ferreri, "Sotto il sole di Satana" di Pialat, "L'ultimo metrò" di Truffaut, "Danton" di Wajda) imponendosi come una delle poche star francesi di fama internazionale. Corporatura massiccia, temperamento schietto e sanguigno, Depardieu ha saputo trascendere l'immagine fisica limitativa di uomo ruvido e scontroso per rivelarsi, con naturalezza e realismo, interprete intenso e completo.
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(2004)
La machine (1994)
Le cyborg ou Le voyage vertical (1970)