Ursula Andress (1936)
 
 
Ursula Andress riscosse un successo immediato quando fece il 
  suo ingresso sullo schermo nel ruolo di Honey in Agente 007 Licenza 
  di uccidere: la scena in cui appare per la prima volta, mentre esce dal 
  mare con indosso il bianco bikini, immagine insieme innocente e conturbante, 
  appartiene ormai all'immaginario collettivo, ma sembra da sola costituire il 
  momento più significativo dell'intera carriera dell'attrice. 
  Sfumata la possibilità di affermarsi sul mercato hollywoodiano, diretta 
  da uno svogliato Aldrich (I quattro 
  del Texas) e trascorsa l'occasione offertale da Elio 
  Petri (La decima vittima), Ursula Andress ha preso parte a produzioni 
  minori, finendo spesso nei sottogeneri del cinema "comico" e avventuroso italiano. 
  Capitata per caso sullo schermo, più per la sua avvenenza che per capacità 
  artistiche, ha fornito, comunque, una prova convincente nel complesso ruolo 
  della contessa Von Klugermann in La caduta delle aquile, senza sfigurare 
  accanto ad attori del calibro di James Mason e George 
  Peppard.
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