Elio Petri (1929 - 1982)

Prima di esordire alla regia nel 1961 con L'assassino, Petri è critico cinematografico, sceneggiatore, organizzatore di programmazioni cinematografiche alternative al circuito ufficiale. Coerentemente all'idea di un cinema come strumento di crescita civile, Petri affronta temi di grande attualità - l'ipocrisia e la violenza del potere, la contestazione giovanile, la mafia, la dissoluzione della classe politica - che rimandano ad un discorso più generale centrato sulla crisi della società borghese: un discorso che si articola attraverso film come A ciascuno il suo, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La classe operaia va in paradiso, Todo modo, e che ha trovato nell'attore Gian Maria Volontè l'interprete ideale e partecipe. Indipendentemente dalla condivisione dell'ideologia di cui si fa portavoce, il cinema di Petri costituisce una severa e provocatoria occasione di riflessione, lineare nella sua coerenza e stilisticamente pregevole.

La decima vittima (1965)

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