DON'T ASK DON'T TELL
  
Produzione: 2002 - USA, Lifesize Entertainment, b/n, 80 min.
Regia: Doug Miles
Sceneggiatura: Tex Hauser, dal film Killers From Space
Musica: Bruce Engler, Raj Halder, Spencer Miles, Wizzer D

Interpreti: Erik Frandsen (doppiatore di Peter Graves), Rosa Rugosa (doppiatrice di Barbara Bestar), Lloyd Floyd (doppiatore di James Seay), Mike McCurry, Steve Lippe

Gli alti comandi delle forze armate sono impegnati nell'"Operazione Manhole", ideata dal dottor Fartin per estirpare una volta per sempre l'omosessualità dai ranghi dell'esercito. Il piano consiste nell'attirare tutti i militari gay in una zona off limits con l'espediente di un concerto gratuito e di sterminarli poi con un ordigno nucleare. La prima fase dell'operazione è condotta con successo, ma al momento di sganciare la bomba ecco intervenire un gruppo di misteriosi alieni che riescono a deviare su Inbred, nel Texas, l'esplosione e a catturare l'aereo del dottor Fartin. Lo scienziato, sottoposto ad una specie di lavaggio del cervello e condizionato al punto da comportarsi come un omosessuale, torna alla base senza ricordare nulla dell'accaduto. Nel giro di pochi giorni, il suo insolito modo di agire e di parlare getta nella più cupa disperazione la moglie e suscita l'imbarazzo e lo sdegno dei colleghi e degli ufficiali che lo conoscevano macho al cento per cento... Fartin è diventato l'inconsapevole strumento degli spietati omosessuali extraterrestri venuti dal pianeta Uranus, fermamente decisi a piegare ai loro costumi sessuali l'intero universo: a Fartin hanno ordinato di impadronirsi del progetto di una segreta arma laser che, con opportuni aggiustamenti, potrebbe convertirsi in un raggio subliminale, capace di diffondere il "vizietto" tra gli uomini...
Il film diretto da Doug Miles è, in sostanza, una manipolazione di Killers From Space (Guerra tra i pianeti) - firmato da William Lee Wilder nel 1954 - integrato con sequenze girate ex novo, rimaneggiato nei dialoghi e nel montaggio in maniera tale da raccontare una storia completamente diversa, concepita all'insegna dell'umorismo demenziale e della parodia fracassona.

Chi ha visto la pellicola del 1954 e la ricorda con nostalgia, resterà molto perplesso nel rivedere Peter Graves, James Seay, Barbara Bestar e i famosi alieni dagli occhi a palla di ping pong, dire scempiaggini e comportarsi come marionette.

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