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    | PLANET 
        DER KANNIBALEN | 
   
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    | Produzione: 
      2001 - Germania, Filmförderung 
      Hamburg/Rotwang/ZDF, b/n, 91 min. | 
   
    | Regia: 
       Hans-Christoph Blumenberg | 
   
    | Sceneggiatura: 
       Hans-Christoph 
      Blumenberg | 
   
    | Musica: 
      Nikolaus 
      Glowna | 
   
    | Interpreti: 
      Minh-Khai 
      Phan-Thi, Florian Lukas, Vadim Glowna, Barbara Auer, Heikko Deutschmann, 
      Peter Fitz, Nina Petri, Matthias Fuchs, Udo Schenk, Lutz Herkenrath, Horst 
      Tomayer, Fatih Akin, Gustav-Peter Wöhler, Hildegard Hötte, Thomas 
      Knab, Sarah Walker, Andra Kokott | 
   
    | Nella 
      Germania del 2020, al trentesimo anniversario della riunificazione tedesca, 
      i due potenti network "Eurlux" ed "Alphaplus" si contendono 
      la supremazia sui mass media, imponendo sensazionalistiche inchieste televisive 
      e giochi di morte in diretta ad un pubblico assillato dalla profonda crisi 
      economica che ha messo in ginocchio il paese e favorito l'avvento di un 
      regime di polizia. Mentre l'uno scommette sulle seguitissime interviste 
      al sanguinario psicopatico Kannibale Oskar Wagenknecht, l'altro aspira al 
      primato dell'audience sciorinando prove e testimonianze sull'esistenza degli 
      extraterrestri e sulla loro presenza nella realtà quotidiana. La 
      lotta, condotta senza esclusione di colpi dopo la decisione del governo 
      di lasciare in vita soltanto una delle due emittenti, raggiunge l'apice 
      quando l'autore della trasmissione sugli alieni viene assassinato in circostanze 
      misteriose e la conduttrice Emma Trost, sospettata del delitto, fugge per 
      dimostrare la propria innocenza... | 
   
    | Più 
      della fantasiosa cospirazione cosmica suggerita nel finale dalla vicenda, 
      conta nel film la sinistra ambientazione futuribile di una società 
      dominata dal terrorismo mediatico dell'immagine e della parola. Una satira 
      nera sul declino della civiltà che è anche un riuscito omaggio 
      alle utopie negative di orwelliana memoria, agli incubi langhiani del dottor 
       
      Mabuse, 
      al godardiano Alphaville 
      e al cinema noir americano degli anni '50. | 
   
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