CONGO |
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Titolo italiano: CONGO | |||
Produzione: 1995 - USA, Paramount/The Kennedy-Marshall Company, col., 109 min. | |||
Regia: Frank Marshall | |||
Sceneggiatura: John Patrick Shanley dal romanzo di Michael Crichton | |||
Effetti speciali: ILM, Stan Winston Studio, BFTRE, Buena Vista Visual Effects | |||
Musica: Jerry Goldsmith | |||
Interpreti: Laura Linney, Ernie Hudson, Tim Curry, Grant Heslov, Joe Don Baker, Lorene Noh, Mary Ellen Trainor, Misty Rosas, Stuart Pankin, Carolyn Seymour | |||
La multinazionale americana TraviCom organizza una spedizione in Africa alla ricerca di un purissimo diamante necessario per la messa a punto di rivoluzionarie tecnologie laser, potenzialmente impiegabili anche a scopo militare. Perduto il contatto con la squadra della quale fa parte anche suo figlio, Travis (Joe Don Baker), il presidente della società, affida il compito di scoprire cosa sia realmente accaduto alla dottoressa Karen Ross (Laura Linney) che del ragazzo è la fidanzata. Costretta ad agire in fretta, la donna parte per l'Africa dividendo le spese della spedizione dell'antropologo Peter Elliott (Dylan Walsh) e del rumeno Herkermer Homolka (Tim Curry): Elliott ha l'intenzione di restituire la libertà al gorilla Amy, che ha reso in grado di comunicare in maniera intellegibile con gli uomini per mezzo di un guanto computerizzato che traduce in vere e proprie parole i suoi pensieri e le sue emozioni; Homolka sogna, invece, di mettere le mani sul favoloso tesoro di una leggendaria città perduta che la tradizione fa risalire ai tempi di Re Salomone. Capitati nel mezzo di una guerra civile, Karen e i suoi compagni, guidati da Monroe Kelly (Ernie Hudson), scampano miracolosamente alla morte, ma raggiunta finalmente la misteriosa città situata alle pendici di un minaccioso vulcano - lo stesso luogo nel quale si erano perse le tracce dei precedenti esploratori -, trovano il passo sbarrato da un'orda di gorilla grigi, ultimi esemplari di una specie sconosciuta alla scienza, che fin da tempi remoti sono stati addestrati a respingere qualsiasi straniero... | |||
Deludente "Kolossal" che fa rimpiangere gli artigianali serial degli anni '40 ambientati nel cuore dell'Africa nera e che prende ritmo, in parte, soltanto nelle scene finali. Il soggetto, tratto da un best-seller di Michael Crichton, è svilito dalla piatta sceneggiatura di John Patrick Shanley che non sa dar nerbo ai personaggi, relegandoli in fiacchi modelli convenzionali (...il giovane antropologo timido ed ingenuo; la dottoressa, energica e battagliera, che ha un oscuro passato di agente della CIA; l'industriale collerico ed insensibile; la guida un po' merceneraio e un po' eroe; l'avventuriero rumeno che aspira soltanto a diventare ricco...) e dalla impersonale messa in scena di Frank Marshall. Non brillano neppure gli interpreti che in più occasioni sono surclassati dal gorilla Amy realizzato - unica nota positiva del film - dall'esperta equipe di Stan Winston. | |||
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