ABDULLADZHAN,
ILI POSVYASHCHAETSYA STIVENU SPILBERGU |
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Produzione: 1991 - Russia, col., 89 min. | |||
Regia: Zulfikar Musakov | |||
Sceneggiatura: Zulfikar Musakov, Rikhsivoy Mukhamedzhanov | |||
Musica: Mirzalil Makhmudov | |||
Interpreti: Rudzhab Adashev, Tuychi Aripov, Tuti Yusupova, Shukhrat Kayumov, Vladimir Menshov, Vladimir Tsvetov, Mirkhosil Aripov, Sergei Dontsov, Dzhavlon Khamrayev, Khodzhiakbar Nurmatov | |||
I campi riarsi dalla siccità di un povero villaggio dell'Uzbekistan cominciano a produrre improvvisamente abbondanti raccolti e si ricoprono di piante rigogliose e di frutti dalle incredibili proporzioni. Lo straordinario fenomeno è iniziato quando l'agricoltore Bazarbai si è preso cura di Abdulladzhan, un ragazzino che ha incontrato un giorno nella campagna, nudo, indifeso e apparentemente solo al mondo. Il bambino, in realtà, è un alieno precipitato sulla Terra con una astronave: in attesa che la sua gente venga a cercarlo per riportarlo a casa, impiega i prodigiosi poteri di cui è dotato per manifestare la sua gratitudine verso il benefattore che lo ha accolto in famiglia. Bazarbai non tarda a comprendere l'origine extraterrestre di Abdulladzhan e si prodiga per proteggerlo da quanti, per egoistici interessi, vorrebbero renderlo schiavo. | |||
Dedicato, come recita il titolo, al regista Steven Spielberg, il film è un tardivo e stravagante rifacimento del celebre E.T. ambientato nel contesto socio-politico delle sperdute comunità rurali dell'Asia centrale. I debolissimi effetti speciali sono al limite dell'artigianalità, ma conferiscono al racconto la giusta atmosfera favolistica e surreale. | |||
Titoli internazionali: U.F.O. Boy Abdulladzhan e Abdulladzhan, or Dedicated to Steven Spielberg. |
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