E.T.
THE EXTRA-TERRESTRIAL
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Titolo italiano: E.T. - L'EXTRATERRESTRE | |||
Produzione: 1982 - USA, Universal, col., 115 min. | |||
Regia: Steven Spielberg | |||
Sceneggiatura: Melissa Mathison | |||
Effetti speciali: Industrial Light & Magic, Carlo Rambaldi | |||
Musica: John Williams | |||
Interpreti: Dee Wallace-Stone, Henry Thomas, Peter Coyote, Robert MacNaughton, Drew Barrymore, K.C. Martel, Sean Frye, C. Thomas Howell, Erika Eleniak, David M. O'Dell, Richard Swingler, Frank Toth, Robert Barton, Michael Durrell, David Berkson, David Carlberg, Milt Kogan, Alexander Lampone, Rhoda Makoff, Robert Murphy, Richard Pesavento, Tom Sherry, Susan Cameron, Will Fowler Jr., Barbara Hartnett, Diane Lampone, Mary Stein, Mitchell Suskin | |||
Oscar
1982 per gli effetti speciali e la colonna sonora,
e premio speciale per gli effetti sonori |
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Un'astronave aliena scende sulla Terra in missione esplorativa cercando campioni di piante da analizzare, ma, scoperta, è costretta a riprendere il volo abbandonando un componente dell'equipaggio che si è allontanato in un bosco. Solo e disperato, l'extraterrestre vaga senza meta fino a raggiungere una casa isolata: lì, sulla veranda, in atteggiamento di estrema stanchezza, lo incontra il piccolo Elliott che mosso da un'istintiva simpatia lo elegge subito a proprio amico. Mente la creatura viene cercata dalla polizia, Elliott, sua madre ed i suoi fratelli, decidono di ospitarla in casa e di mantenere segreta la sua presenza nel timore che le autorità possano farle del male. Tra E.T. e il bambino nasce una profonda amicizia: in sintonia e in contatto telepatico i due partecipano delle stesse emozioni e attraverso gli occhi di Elliott l'extraterrestre impara a conoscere il mondo degli uomini. Ben presto, tuttavia, lo strano ospite cade malato, come colpito da una grave anemia ed i fratelli e la loro mamma, nella necessità di fornirgli cure adeguate, non possono più nascondere l'axtraterrestre. L'alieno viene sequestrato da militari e scienziati che intendono esaminarlo in laboratorio e si ripromettono di curalo. Quando ogni medicina si rivela inutile, l'equipe medica si rassegna a vederlo morire. Ma E.T. non muore e aiutato dai suoi amici tenta una folle fuga per ricongiungersi all'astronave che è tornata a cercarlo. I piccoli fuggitivi inforcano le biciclette e, grazie ai poteri straordinari dell'alieno, si sollevano in cielo sfuggendo agli inseguitori. |
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Originale nuovo approccio alla fantascienza, il film sovrappone assai
singolarmente l'elemento favolistico su quello fantascientifico: la creatura
aliena - tanto diversa dai pur "buoni" visitatori spaziali di
altri (pochi) film del passato - è l'immagine di una dolcezza personificata
che trova riscontro forse soltanto nei più edulcorati cartoon disneyani;
gli adulti (tranne la buona mamma) sono ritratti come ottusi e cattivi
sia che vestano l'uniforme sia che indossino il camice del medico, sin
da quando si aggirano, ombre furtive e minacciose, attorno alla casa che
ospita il piccolo alieno. |
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Film
obiettivamente difficile da realizzare sulla base del copione di Melissa
Mathison (all'epoca, moglie di Harrison
Ford)
che in altre mani poteva rischiare gratuite ridondanze sentimentalistiche,
E.T. è un'operazione artistica e commerciale felicemente
riuscita che bene sintetizza le belle capacità di Spielberg. Assecondando
un pubblico in cerca di sentimenti gentili, il regista cavalca con sicurezza
la nuova ondata di buonismo cinematografico servendosi delle tecnologie
della ILM per confezionare il racconto con grande professionalità.
Gli elementi drammatici, le sfumature comiche e i toni patetici si combinano
senza sbavature sostenendo una composizione d'insieme che testimonia una
personalissima passione (il volo sulle biciclette ha un probabile riferimento
al celebre finale di Miracolo a Milano)
ed una piena confidenza con la "macchina cinema". |
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La
creatura aliena, disegnata da Carlo Rambaldi, che si sarebbe ispirato
al suo gatto e ad una tartaruga, compare nel film in tre modelli di diversa
fattura. © |
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