78 anni dopo, l'Enterprise D, al comando del capitano Picard, raggiunge una lontana stazione distrutta dai Romulani in cerca del Trilithium, una nuova potentissima sostanza sperimentale trafugata dai loro laboratori. L'unico superstite dell'attacco è il dottor Tolian Soran, uno dei longevi El-Auriani salvati decenni prima dal disastro in cui scomparve il capitano Kirk. Ed è proprio lui il responsabile del furto, perpetrato con l'aiuto di due Klingoniane fuorilegge: incurante della sorte dei miliardi di vite che il suo gesto annienterà, Soran intende usare il Trilithium rubato per distruggere una stella, e provocare così una variazione nella traiettoria del Nexus, il campo di energia dal quale a suo tempo era stato strappato contro la sua volontà. Il Nexus infatti è anche l'ingresso che conduce ad un luogo di perfetta beatitudine e di dolce oblio al quale Soran vuole tornare a qualunque costo. Per fermarlo, Picard sarà costretto a penetrare a sua volta nell'anomalia, dove troverà un insperato e decisivo aiuto...
Il tema centrale di questo settimo episodio della saga cinematografica è quello della transizione definitiva dai protagonisti della serie classica ai nuovi personaggi del serial The New Generation. Per l'occasione gli sceneggiatori propongono un intreccio complesso ma non esente da fragilità, che un eccesso di storie parallele e di personaggi e specie, vecchi e nuovi, appesantiscono oltre misura. La regia ne appare sopraffatta, ed alla fine l'impressione è quella di assistere ad un episodio televisivo ingrandito oltre misura, con il villain di turno (Malcolm McDowell nei panni del Dr. Soran), che non riesce a trovare la dimensione drammatica di un Khan o di un Chang. In definitiva, una pellicola dignitosa, ma più adatta ai trekkies attratti dall'azione che a quelli più attenti alla logica e alla coerenza delle storie.
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