964 PINNOCHIO
  
Produzione: 1992 - Giappone, col., 93 min.
Regia: Shozin Fukui
Musica: Hiroyuki Nagashima
Interpreti: Hage Suzuki, Onn Chan, Ranyaku Mikutei, Kyoko Hara, Koji Kita
"964 Pinnochio", uno dei tanti androidi progettati per alleviare la solitudine e placare le brame erotiche di ricche signore, viene abbandonato a causa delle sue insoddisfacenti prestazioni. Raccolto da una vagabonda che si prende cura di lui e si preoccupa di educarlo come una persona in carne ed ossa, l'automa comincia a familiarizzare con i sentimenti umani e a covare sentimenti di vendetta contro l'organizzazione che lo ha costruito e che adesso vorrebbe eliminarlo.
Modesto film che si colloca tra nuove tendenze del cinema di fantascienza giapponese, inaugurate dalle mutazioni biomeccaniche di Tetsuo, che riversano nella figura emblematica dell'uomo meccanico (o della macchina umana) le innumerevoli frustrazioni del cittadino medio della metropoli neo-industriale. Simbolo di una inconfessata ansia di trasgressione, di violenza, di sesso esasperato e di bisogno di identità, il malfunzionante androide "964 Pinnochio" è l'ultimo surrogato dell'outsider dei tempi moderni: un vulnerabile antieroe che - per scelta o necessità - vive ai margini di un sistema alienante e repressivo e si ribella ad esso, non per ragioni ideologiche ma per puro istinto anarchico.

Il film è conosciuto anche con il titolo inglese Screams of Blasphemy.

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