PEUT-ÊTRE |
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Produzione: 1999 - Francia, Vertigo Production/Aïssa Djabri/Farid Lahouassa/Manuel Munz/Warner, col., 109 min. | |||
Regia: Cédric Klapisch | |||
Sceneggiatura: Cédric Klapisch, Santiago Amigorena, Alexis Galmot | |||
Effetti speciali: Studio Duboi - Thomas Duval | |||
Musica: Loic Dury, Magister Dixit | |||
Interpreti: Jean-Paul Belmondo, Romain Duris, Géraldine Pailhas, Julie Depardieu, Emmanuelle Devos | |||
Il 31 dicembre 1999, partecipando alla festa di Capodanno
in casa di amici, Arthur ha un ennesimo litigio con Lucie che vorrebbe convincerlo
a diventare padre e a concepire un figlio quella notte stessa. Mentre la
festa continua, il giovane si apparta un momento e, per un inspiegabile
fenomeno, viene risucchiato da un vortice temporale e finisce catapultato
70 anni avanti nel tempo. In una Parigi irriconoscibile, simile ad una città del terzo mondo, Arthur incontra Ako, un bizzarro settantenne che asserisce di essere suo figlio. L'anziano figlio non nato tenta in tutti i modi di convincere il giovane non ancora padre a diventare padre affinché, nel suo piccolo, contribuisca a perpetuare la specie. |
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Klapisch realizza una singolare commedia fantastica che, muovendosi tra farsa e riflessione metafisica, si riallaccia ai temi di una certa tradizione letteraria e cinematografica francese alla quale è cara la dimensione onirica calata in un contesto realistico. La Parigi del 2070 proposta dal film si erge sulle sabbie di un deserto: trasformata sulla spinta delle immigrazioni, non conserva niente di occidentale e, nella sua zingaresca povertà, è molto somigliante ad un villaggio africano. Il futuro che viene suggerito allo spettatore è assai lontano dall'immagine di una società ricca e tecnologicamente avanzata. | |||
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