ROBO VAMPIRE
Produzione: 1993 - Hong Kong/Canada, col., 90 min.
Regia: John T. Carter, Joe Livingstone
Sceneggiatura: David Broadnax
Musica: Nigel Westlake

Interpreti: Robin MacKay, Nian Watts, Harry Mytes, David Borg, Joe Browne, Diana Byrne, Alan Drury, Dennis Dun, Lenny Henry, Denis Lawson, Nick Norman, George Tripos

Il poliziotto Tom Wilde della squadra anti-narcotici è massacrato da un gruppo di vampiri (sì, vampiri !) che agiscono agli ordini del narcotrafficante Mister Young. Grazie ad un tempestivo intervento chirurgico, alcuni organi non mortalmente lesi vengono riportati in vita e sistemati nell'armatura di un uomo d'acciaio computerizzato. Promosso ad androide invincibile, Wilde torna sulle tracce dei criminali per far piazza pulita dei mostri e dei loro mandanti e, già che ci si trova, libera dalle grinfie di Mister Young la bionda Sophie, agente anche lei dall'anti-narcotici catturata durante una missione che avrebbe dovuto rimanere segretissima.

Curiosando qua e là tra le produzioni cinematografiche "minori" ci si può imbattere in film sorprendenti per la loro ingenuità. Robo Vampire appartiene a questa schiera. Mediocre imitazione (o, come dicono alcuni, versione giapponese) di RoboCop, il film ha maggior interesse nella delirante rivisitazione della figura del vampiro: mescolati tra la mostruosa feccia dei bassifondi, i vampiri sono qui al servizio degli spacciatori di droghe pesanti e, forse in preda essi stessi agli effetti dell'eroina, vanno in giro saltellando (non volando, correndo o camminando!) in cerca di vittime e nemici dell'organizzazione. Pur non disdegnando l'uso delle armi da fuoco, questi strani vampiri non trascurano la vecchia abitudine di mordere sul collo, anche se (c'è da scommetterlo) contro il corazzato Tom Wilde non troveranno pelle per i loro denti.

Titolo alternativo: Counter Destroyer.
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