TYCUS
Produzione: 1998 - USA, Paramount, col., 94 min.
Regia: John Putch
Sceneggiatura: Kevin Goetz e Michael Goetz
Musica: Alexander Baker e Clair Marlo
Interpreti: Peter Onorati, Dennis Hopper, Finola Hughes, Peter Allen, Chick Vennera, Blake Clark, Art LaFleur, Todd Allen, Blake Clark, Sarah Dalton, Sandra Francis, Jessica Hopper, Robert Romanus, John Putch

Il film si apre con la cerimonia commemorativa, celebrata nell'anno 2030, in ricordo del Dottor Crawford, del quale narra la storia in flashback. Nel 1993 Peter Crawford, astrofisico, avvista una cometa sconosciuta che si avvicina al nostro pianeta. Dai suoi calcoli risulta che il corpo celeste, battezzato col nome di Tycus, entro pochi anni impatterà la Luna e sfiorerà la Terra, provocandovi catastrofici sconvolgimenti, tali da mettere in serio pericolo la sopravvivenza del genere umano.
Le autorità accolgono con il più totale s
cetticismo l'allarme dato dallo scienziato, ma questi non si scoraggia ed organizza in segreto una colossale base sotterranea, nel cuore della Sierra Nevada, una sorta di arca in grado di garantire l'incolumità ad un cospicuo numero di persone.
Jake Lowe, giornalista e fotografo,
avvertito da un ex commilitone dell'esistenza della misteriosa installazione, e incuriosito dall'ultima frase dell'amico "È l'ora dell'ultimo ballo", fiuta lo scoop e si lancia alla ricerca. Dopo aver superato numerosi ostacoli, Jake scoprirà che "Ultimo Ballo" è il nome di una testata nucleare che Crawford si appresta a lanciare contro la cometa nel disperato tentativo di deviarne il corso. Nel confronto finale con lo scienziato, il giornalista ne contesterà metodi e scelte (Chi gli dà il diritto di stabilire chi deve vivere e chi deve morire? Crede di essere Dio?). Ma la catastrofe ormai incombe, anche se la scena iniziale del film ci ha già assicurato che l'uomo sopravviverà.

Dopo Armageddon, Deep Impact, Asteroid (solo per fermarci ai titoli più recenti) non si sentiva proprio la necessità di un altro film del genere. Distratta e superficiale la sceneggiatura, cui si contrappongono dignitosi interpreti, la cui buona predisposizione non riesce tuttavia ad elevare a livello di sufficienza il tono generale della pellicola. Le ottime scene catastrofiche, inondazioni, piogge di meteoriti, maremoti, crolli, del tutto non in linea con la modestia dei mezzi della produzione, sembra siano frutto di vere e proprie "rapine" perpetrate a danno delle pellicole sopra citate (le eruzioni vulcaniche sono quelle di Dante's Peak), e ciò ha contribuito ad abbassare ulteriormente il giudizio negativo complessivo.

Conosciuto anche con il titolo Forbidden Target.
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