NOVYE
PRIKLYUCHENIYA YANKI PRI DVORE KOROLYA ARTURA |
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Produzione: 1988 - Russia, Dovzhenko Film Studios, col., 164 min. | |||
Regia: Viktor Gres | |||
Sceneggiatura: Viktor Gres, Mikhail Roshchin dal romanzo "A Connecticut Yankee in King Arthur's Court" di Mark Twain | |||
Musica: D. Bortnyansky, Oleg Karavajchuk | |||
Interpreti: Sergey Koltakov, Albert Filozov, Yelena Finogeyeva, Aleksandr Kaydanovskiy, Anastasiya Vertinskaya, Evgeni Evstigneev, Evdokiya Germanova, Vladimir Soshalsky, Vladimir Kashpur, Mark Gres | |||
Un vortice temporale trascina un aereo americano nei desolati campi di battaglia di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Il pilota Hank Morgan, unico sopravvissuto allo schianto del velivolo, catturato e portato al cospetto del sovrano, si salva dalla condanna al rogo predicendo una eclisse solare, ma, coinvolto nelle lotte intestine del regno, conosce l'umiliazione della schiavitù e del tradimento ed è costretto, infine, ad imbracciare le armi per rispondere alla violenza con la violenza. | |||
Del celebre romanzo di Mark Twain, il regista Viktor Gres conserva soltanto lo spunto dell'uomo catapultato indietro nel tempo. L'Hank Morgan di questa vicenda non è l'eroe americano intraprendente e ottimista che sa cavarsela in qualsiasi situazione, ma una creatura smarrita, staccata dal tempo e da se stessa, immersa in una solitudine cosmica. La Camelot che ci viene presentata non è la verdeggiante pianura britannica, ma una distesa di aride rocce, di orizzonti sabbiosi, simili ad un paesaggio lunare. Nel film non c'è traccia dell'ironia o dell'umorismo del romanzo, ma un senso tragico di parabola antimilitarista, di amara riflessione sull'uomo sopraffatto da un destino che corre sul filo della più feroce irrazionalità. La sceneggiatura cede alla tentazione di filosofeggiare sulla ciclicità del male, evocando il sacrificio del Golgota come ripetizione fatale di un momento che pesa sull'umanità intera, e scivola, in questo, in un simbolismo a tratti farraginoso. Ma il film ha un taglio originale e l'accostamento ideale tra il cinema di Tarkovskij e la fantascienza problematica dei fratelli Strugatsky - sostenuto da una pregevole fotografia - è risolto con armonia. | |||
Titolo alternativo: Novye priklyucheniya
yanki pri dvore korolya Artura. Fantaziya na temu Marka Tvena. |
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