STAR TREK V - THE FINAL FRONTIER
  
Titolo italiano: STAR TREK V - L'ULTIMA FRONTIERA
Produzione: 1989 - USA, Paramount Pictures, col., 107 min.
Regia: William Shatner
Sceneggiatura: William Shatner, Harve Bennett, David Loughery, Gene Roddenberry
Effetti speciali: Associates & Ferren, Makeup Effects Laboratories Inc.
Musica: Jerry Goldsmith
Interpreti: William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley, James Doohan, Walter Koenig, Nichelle Nichols, George Takei, David Warner, Laurence Luckinbill, Charles Cooper, Cynthia Gouw, Todd Bryant, Spice Williams, Rex Holman, George Murdock, Jonathan Simpson, Bill Quinn, Beverly Hart, Steve Susskind, Harve Bennett, Cynthia Blaise, Melanie Shatner
Ottimisticamente soprannominato "Pianeta della pace galattica", l'orrido e desolato mondo di Nimbus III è un esperimento congiunto che Federazione, Romulani e Klingon hanno deciso di tentare per verificare la possibilità di una convivenza pacifica interspecie. Ma l'unico che riesce a coagulare attorno a sè il pugno di disperati che si aggirano tra le dune è Sybok, uno strano santone vulcaniano dotato di grandi poteri psichici. Sybok, che ha abbandonato la ferrea logica della sua razza per le emozioni umane, convinto che siano queste la chiave per la conoscenza, occupa con la sua truppa raccogliticcia Paradise City, l'unico centro abitato del pianeta, e prende prigionieri i rappresentanti locali delle tre potenze. Incaricato dalla Federazione di ristabilire l'ordine e liberare gli ostaggi, Kirk arriva con l'Enterprise, senza immaginare che si tratti di una trappola del santone, il cui vero scopo è quello di impadronirsi di una nave. Sybok, che si scoprirà essere il fratellastro di Spock, vuole ad ogni costo un mezzo in grado di raggiungere il centro della galassia, dove è convinto che riuscirà a trovare Dio e a parlare con lui...

Unico a non essere uscito nelle sale cinematografiche italiane, Star Trek V - L'ultima frontiera costituisce la prima regia di Shatner/Kirk, il quale non vuole essere da meno di Nimoy/Spock, che aveva diretto i due precedenti episodi. Intervenendo anche nella sceneggiatura, Shatner però contribuisce ad imbastire una trama pretenziosa ed improbabile, che spinge la quinta avventura di Kirk e compagni verso paludosi scenari di dimensioni mistiche più che cosmiche, e afflitti inoltre da implicazioni teologiche e filosofiche nelle quali la vicenda inevitabilmente finisce per impelagarsi. Ne scaturisce un film magniloquente e implausibile, che precipita il gradimento ai minimi livelli. Fan esclusi, la risposta del pubblico è stata infatti men che tiepida, ed ha confermato una modestia d'insieme alla quale non sfugge neanche il cast, privo di nomi importanti, fatti salvi ovviamente i protagonisti "storici" (tra i quali peraltro mancano la Barrett/Chapel e la Whitney/Rand).

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